emLunedì si torna a pedalare quasi ovunque  ma il Consiglio Federale della Federazione ciclistica rimane in attesa che vengano chiariti alcuni aspetti sia da parte del Governo che del Comitato Tecnico Scientifico.  Così ha spiegato il presidente  Renato Di Rocco che ha cominciato a ragionare sulla ripresa dell’attività, guardando anche più in là del 4 maggio ed in particolare al 18, quando si spera possano tornare ad operare anche le società sportive con la riapertura dei velodromi dei ciclodromi ed anche delle piste di atletica, per garantire spazi sicuri all’attività giovanile. “Per ciò che concerne la data del 4 maggio si confermano le indicazioni nei giorni scorsi- spiega la Federazione- ovvero che sarà possibile anche l’attività amatoriale, individualmente e nell’ambito della propria regione, salvo misure specifiche previste dalle stesse singole regioni, dopo aver accertato la validità della certificazione medica di idoneità e con la dotazione personale di guanti e mascherina, da utilizzare negli spazi comuni”. Acquisite le linee guida di ripartenza elaborate dai settori federali con la collaborazione dei tecnici delle Nazionali e del Settore Studi, si rimane però in attesa delle indicazioni da parte della Commissione tecnico-scientifica del Governo.  Il Consiglio ha infine espresso soddisfazione per  il manifesto delle buone pratiche realizzato dall’ Associazione corridori ciclisti professionisti da consigliare a tutti i praticanti (non solo ai tesserati), che esprimono la ferma volontà di consigliare atteggiamenti responsabili che alzino il livello di prevenzione sanitaria per il singolo atleta e di massimo rispetto della comunità oltre alle prescrizioni governative e scientifiche. Per  il sostegno economico alle società, rimane confermato lo stanziamento di almeno due milioni, in attesa di poter valutare ulteriori disponibilità dopo l’approvazione del bilancio previsto per tutte le Federazioni a fine giugno. Avviata anche una valutazione del congelamento delle categorie Juniores ed Under, di competenza internazionale: la proposta prevede che nel 2021 queste diventino U19 (18 e 19 anni) e U24. Una modifica che, qualora accolta, potrebbe portare, di conseguenza, ad una revisione anche delle categorie minori, con l’evidente scopo di far recuperare a tutti gli atleti l’anno perduto. Il Consiglio ha anche approvato il rinnovo della partnership con Suzuki Italia per altri due anni. «In un momento di particolare difficoltà per lo sport italiano – ha aggiunto Di Rocco – rinnovare la partnership con un marchio importante come Suzuki ci riempie di orgoglio e soprattutto ci fa capire che in questi anni abbiamo costruito un rapporto che va ben oltre la semplice sponsorizzazione». Rinviato, infine, al 2021 lo svolgimento dei Campionati italiani strada per esordienti ed allievi.