A volte basta un’indicazione per farti scoprire un mondo. Per permettere di conoscere luoghi e tracciati senza perdersi. In bici o a piedi non fa differenza. A caccia di angoli meravigliosi che aspettano solo di essere corsi e pedalati a patto di sapere dove andare. Ed è poi anche quello il motivo per cui spesso ci si mette un pettorale, per “approfittare” delle indicazioni di una gara e andare là dove altrimenti non  si arriverebbe . Più al Nord che al Sud ma vie “tracciate” per fortuna ce ne sono e sempre di più. Come quella dell’Eroica, di Gaiole  che quest’anno non si corre ma che resta lì, con le sue strade bianche, a disposizione di chi vuole avventurarsi.  I percorsi sono diventati infatti permanenti sulla stessa via della pedalata storica, ormai luogo di “processione ciclistica” in qualsiasi stagione e con qualsiasi compagnia.  D’estate soprattutto. D’estate quando pedalare l’Eroica per molti può diventare un’occasione di vacanza. Terra, strade bianche, paesaggi infiniti,  cultura, storia millenaria e storie a pedali. Il Percorso Permanente dell’Eroica è la sintesi  e la filosofia di ciò che questa Woodstock del ciclismo che fu e che sarà racconta da sempre. E che viene lasciato anche  alla libera interpretazione di ognuno, della sua bici, della sua voglia, della sua capacità di sognare pedalando in un anno di attesa, aspettando che il virus dia una tregua e le acque tornino  tranquille. Ma intanto ora chi vuole va, grazie ad un “dono” che non si riceve solo la prima domenica di ottobre. Il percorso è segnalato con adeguati cartelli indicatori, si snoda per 209 chilometri nel cuore delle Terre di Siena attraversando il Chianti, le Crete e la Val d’Orcia compiendo un lungo viaggio nel leggendario paesaggio toscano. Si può percorrere secondo la propria forza da uno a cinque giorni, dipende, appunto, dalla preparazione fisica e dal tempo che si vuole dedicare anche alle cartoline ed ai paesaggi che scorrono di fianco o che si scorgono all’orizzonte. Lungo la strada si può contare sull’ospitalità dei vari alloggi e di diverse strutture che sanno accogliere tutti con la cordialità ed il calore che il ciclista merita. L’Eroica ed Anima Toscana offrono, a chi lo desideri, la possibilità di ottenere il kit per poter affrontare il percorso permanente in totale libertà. Si può  richiedere via posta al costo di 10 euro inviando una email a info@animatoscana.it,  Il Kit è composto dal Road book in formato cartaceo dove poter apporre i timbri che certificano l’avvenuto completamento del percorso; dalla cartina del percorso; dalla lista degli esercizi convenzionati.  Il viaggio può iniziare da un punto qualsiasi del percorso e una volta completato il road book, permetterà di ottenere il diploma di  “Eroico”

ZONA 1 – VALLE DEL CHIANTI

Nella prima parte del percorso si scala la dolce salita che  porta fino a uno dei simboli più belli del Chianti e de L’Eroica, il Castello di Brolio, che con la salita tra i cipressi, il passaggio sotto le mura del Castello e la discesa su panorami e vigneti mozzafiato, rappresentano uno dei passaggi più affascinanti del percorso. Prima di affrontare uno dei tratti di strada bianca più belli del percorso, con una piccola deviazione ci si può concedere un’incantevole passeggiata in una delle città Medioevali più belle al mondo, Siena, con il Duomo e Piazza del Campo a far da cornice al bellissimo centro storico.
Caratteristiche tecniche: tratto di 20 km tutto sommato agevole nel quale la salita lunga è una sola, quella che vi porterà al Castello di Brolio. Scendendo dal castello avrete la prima breve esperienza sullo sterrato (circa 2 km) che va affrontato con cautela visti alcuni di discesa ripida che presenta questa porzione.

ZONA 2: SIENA E VAL D’ARBIA

Le ordinate coltivazioni di cereali, erbai e girasoli si sfumano in un paesaggio più vario, dipinto con il colore della terra di Siena. Appena usciti dalla città di Siena si affronta uno dei tratti caratteristici del percorso, quello tra Colle Malamerenda e Radi, immerso nelle dolci colline senesi puntellate di case coloniche, borghetti storici, intrecciando il  percorso con la Via Francigena. Il piccolo borgo di Murlo farà da sfondo a una porzione di percorso che dal punto di vista altimetrico è tra le più semplici di tutto il tracciato.
Caratteristiche tecniche: settore di circa 47 km, la zona nei dintorni di Siena è un’alternanza di facili saliscendi con brevi tratti di strada bianca. Usciti da Siena si pedala su un tratto della Cassia molto trafficato prima di affrontare un lungo settore sterrato, circa 12 km, composto da brevi e ripide salite passato il piccolo borgo di Radi. A Vescovado è consigliato rifornirsi e alimentarsi bene prima di dirigersi verso Montalcino.

ZONA 3: MONTALCINO

Percorrendo Castiglion del Bosco, uno dei tratti di strada bianca più impegnativi divenuto celebre grazie alla mitica tappa del Giro d’Italia 2010, ci si ritrova sulle bellissime e panoramiche colline di produzione del Vino Brunello di Montalcino. Montalcino, città del miele, dell’olio e del BIO è inoltre un delizioso paesino che merita una visita, anche per ammirare i bellissimi panorami che si aprono sulla Val d’Orcia.
Caratteristiche tecniche: il settore che da Bibbiano porta a Montalcino è uno dei più faticosi di tutto il percorso. Passati i campi da golf di Castiglion del Bosco si affronta una salita lunga quasi interamente su strada sterrata, con pendenze altalenanti che superano spesso il 15%, completamente circondata da macchia mediterranea.

ZONA 4: VAL D’ORCIA

La discesa da Montalcino sarà prima un delizioso tuffo nei vigneti, poi, un percorso che si staglierà nei saliscendi d’incontaminate e magnifiche dolci colline che vi porteranno a Lucignano d’Asso, dove si può fare un riposo con una tipica merenda toscana o anche solamente il pieno alla borraccia. Pedalare nel paesaggio della Val d’Orcia è un privilegio per gli occhi e per la mente che ristora della fatica. Magnifico è il borgo di Buonconvento.
 Caratteristiche tecniche: la zona della Val d’Orcia prevede ben 26 km di strada bianca, con impegnativi saliscendi, sui 30 totali previsti in questo settore. Suggeriamo cautela nella zona precedente Lucignano d’Asso, dove pastori maremmani fanno da guardia ai numerosi greggi.

ZONA 5: CRETE SENESI

Dai vigneti e dolci colline alla suggestione del paesaggio lunare il passo è breve. Lasciati i borghi lungo la Cassia ci si immerge nelle Crete Senesi con i caratteristici calanchi e biancane. Le querce ed i cipressi segnalano isolati poderi dove si produce formaggio e, all’occorrenza, si profuma la tavola con il diamante delle Crete: il tartufo bianco. Questa parte del percorso include il difficile tratto di strada bianca di Monte Sante Marie, famigerato saliscendi che vi riporterà nel Chianti. Questa porzione di percorso propone le pendenze più ripide di tutto il tracciato, anche del venti per cento. Le ascese sono a ripetizione, ma di lunghezza relativamente limitata.
Caratteristiche tecniche: passato Pieve a Salti la strada si farà più agevole fino alla via di Caggiolo per salire a Montauto, dove è previsto un settore sterrato impegnativo dal punto di vista del fondo stradale e della pendenza. Arrivati al cimitero di Asciano suggeriamo un breve rifornimento ad Asciano prima di intraprendere il lungo e molto impegnativo tratto di Monte Sante Marie.

ZONA 6: CHIANTI

Il ritorno in Chianti è da Castelnuovo Berardenga, il paese al confine con le Crete Senesi. Una sorta di riassunto di ciò che si è visto e di ciò che si vedrà si può fare percorrendo la strada che porta a Pianella che bene presenta allo sguardo dei paesaggi diversi. La lunga strada che sale dolcemente verso Vagliagli e poi Radda in Chianti è un’alternanza di vigneti e bosco prima dell’ultima, indimenticabile discesa verso Gaiole in Chianti, passando dal perfetto borgo di Vertine.
Caratteristiche tecniche: Castelnuovo Berardenga ed il seguente tratto di strada asfaltata vi permetteranno di rifiatare dalle fatiche si Monte Sante Marie, prima di affrontare la salita su strada bianca che vi porterà a Vagliagli. Questo ultimo settore del percorso, prevalentemente sterrato, vi porterà alla quota di 500 metri di Radda in Chianti, prima di godervi l’ultimo panorama della vostra esperienza e tornare a Gaiole.