“Strade Bianche” è una una corsa di altri tempi, una via di mezzo tra una Roubaix e un Fiandre, che potrebbe corrersi anche a Frittole nel 1400, quasi 1500… Una corsa dove si fanno conti con gli sterrati in un tempo dove il gruppo è abituato a correre su strade asfaltate di fresco. Una corsa tra la polvere se non piove oppure nel fango senza fare un plissè. Una sfida nata dall’idea di un uomo solo al comando, di un “eroico” che ha riscoperto gli eroi. Una sfida che si può disegnare solo tra le colline toscane, tra vigne e contrade che sanno d’antico, tra storia, casali. filari cipressi alti, schietti, giovinetti…. Una storia recente ma già antica che profuma di tempi andati e che sembrano tornati. Una tappa che andrebbe corsa con le vecchie maglie di lana,  altrochè body, dove il cambio elettronico è solo un impiccio, dove la squadra conta ma la differenza la fa chi in bici sa fare, osare e carambolare. Dove la fatica torna ad essere antica. Come usa nel ciclismo. Come sempre. Ma un po’ più che altrove. Sabato 6 marzo si ricomincia da qui sperando di mettersi alle spalle una pandemia che ancora ci dà guai ma che impone anche di alzare lo sguardo verso un futuro di normalità. Si ricomincia a pedalare da una data segnata calendario UCI WorldTour che è diventata una classica che apre la stagione. Due gare, per gli uomini e per le donne, come da tradizione degli ultimi anni, che partiranno da Siena e si concluderanno nell’incomparabile scenario di Piazza del Campo, rispettivamente dopo 184 e 136 km.  La  “classica del Nord più a sud d’Europa” lo scorso anno vide primo al traguardo Wout van Aert, vincitore poi anche della Milano-Sanremo,  replicando le doppiette realizzate da Julian Alaphilippe nel 2019, Michal Kwiatkowski nel 2017 e Fabian Cancellara nel 2008. “Le mie vittorie alle Strade Bianche e alla Milano-Sanremo sono stati due momenti davvero speciali della scorsa stagione- spiega il campione belga- Eravamo in un periodo molto intenso, subito dopo la ripresa delle corse. Passare da un successo all’altro è stata un’esperienza unica. Dopo i Mondiali di ciclocross della scorsa settimana mi sono riposato qualche giorno. Poi ho iniziato la preparazione per la nuova stagione. Il mio obiettivo principale per la prima parte saranno le gare di un giorno. Non vedo l’ora che arrivi il blocco di corse italiane. E dopo le Strade Bianche sarò al via anche della Tirreno-Adriatico…”.