La sfida è di quelle audaci ma Alberto Peruzzo, 87 anni il prossimo 7 maggio, milanese doc, editore d’avanguardia negli Anni ’60 e ’70 nel modo della carta e poi anche della tv, ma soprattutto innamorato di sport è abituato a guardare avanti. E allora nel pieno di una pandemia che ci sta togliendo un bel po’ di futuro,  rilancia un sogno che vuole essere anche un messaggio di speranza: regalarsi e partecipare per i suoi novant’anni alla maratona di New York del 2024 con l’obbiettivo di arrivare al traguardo in otto ore e mezzo. Ovviamente non parte da zero.  Nonostante l’età è ancora un atleta preparato che non disdegna di partecipare a gare ufficiali. Due anni fa è arrivato terzo agli Europei di corsa over 85 anni, sulla distanza di 5 chilometri  che ha percorso in poco più di 46 minuti e, sempre nel 2019,  coprendo in 28 minuti netti tre chilometri si è laureato Campione italiano  Master 85 indoor di marcia. Lo sport fa parte della sua vita che, sin da giovanissimo ha dedicato all’editoria quando inizia a pubblicare collane per ragazzi, biografie e volumi illustrati. E’ l’inizio a cui segue la grande intuizione che porta nelle edicole le prime dispense settimanali da rilegare a opera terminata e che culmina con  la mitica Encicplopedia  Peruzzo-Larousse che, con i suoi aggiornamenti annuali, è finita nelle case di moltissimi italiani. Poi arrivano settimanali, mensili, riviste storiche come ” La mia casa”, “Omni”, “Futura” e “Penthouse” ma non c’è solo la carta nella sua visione illuminata e futuribile. Nel 1977  Peruzzo va in avanscoperta sul mercato delle tv private e apre il canale televisivo locale “Milano Tv” che poi diventerà  “Rete A” e nel 1992 ottiene la prima concessione ministeriale, unico italiano insieme a Silvio Berlusconi autorizzato a trasmettere su tutto il territorio nazionale. Nel 1985 produce in Italia la prima Telenovela con Veronica Castro e due anni dopo manda in onda il primo telegiornale privato in diretta nazionale condotto e diretto da Emilio Fede.  Attento a tutto quello che avviene nella società e ai suoi cambiamenti è il primo editore, quando esplode la mania dell’Home video, a offrire ai lettori collezioni di film in videocassetta prima e Dvd poi ed è tra i primi a pubblicare un’enciclopedia Elettronica su Cd-Rom, battendo sul tempo tutti gli editori italiani e colossi come Microsoft.  Ma non  è solo la sua testa ad andare veloce. Quando non è al lavoro fa sport. Per restare in forma, perchè gli dà benessere ma anche per competere perchè l’agonismo è nel suo dna. Così negli anni, correndo per il gruppo sportivo Don Kenia Run, porta a termine 32 maratone in giro per il mondo ed ora mette nel mirino la sua 33ma che però ha un obbiettivo speciale perchè il fine è quello di dimostrare che il coronavirus si può battere soprattutto facendo progetti impossibili: “Questa volta è diverso- spiegava qualche tempo fa annunciando la sua sfida-  La disoccupazione morde, l’economia è a pezzi e il virus probabilmente non sparirà prima di alcuni anni. La mia generazione la sua vita la ha fatta ma voglio dare un segnale ai giovani anche perché si pongano un impegno costante e anche faticoso…”