Non c’è il pareggio, per questo il ciclismo è crudele. Non c’è il pareggio e per questo il ciclismo è lo sport più ingiusto che c’è. Non c’è il pareggio e il ciclismo non cambia mai,  l’unica regola è quella di mettere una millimetro di tubolare davanti agli altri,  Giro e Tour stanno sempre lì dove sono e  le classiche guai a chi le tocca…Altrochè gironi, gironcini, superleghe e chissà a cos’altro ci dovremo abituare.  Nel ciclismo carta vince e carta perde ma senza trucco e senza inganno in una legge antica che santifica uno sport dove tutti faticano allo stesso identico modo, dove tutti lottano con il vento e con la pioggia, dove tutti sognano ma poi alla fine uno solo vince anche se , per una strana legge del contrappasso, la voglia ti porta spesso a celebrare chi è arrivato dietro. Wout Van Aert e Thomas Pidcock, spalla spalla tra Belgio e Inghilterra ad occhi chiusi con le mani strette sul manubrio e con le gambe che esplodono fino all’ultimo respiro,   fino all’ultimo millimetro. Già, un millimetro. Solo un millimetro per decidere che è il belga a spuntarla nella Amstel Gold Race, classica delle Ardenne  votata alla birra, che lo scorso anno era saltata per la pandemia. Un millimetro dopo dodici giri su un circuito di 16,9 chilometri con Geulhemmerberg, Bemelerberg e Cauberg da affrontare e da scalare ad ogni tornata che sono uno spettacolo nello spettacolo e che raccontano meglio di tante parole cosa sono le classiche del Nord.  Un millimetro dopo 216 chilometri è un nulla che non si vede ad occhio nudo e che si fa tanta fatica anche a vedere al fotofinish. Sarebbe stato meglio  far vincere tutti e due,  ex aequo si dice in latino, ma il ciclismo non traduce.  E allora Van Aert vince e Pidcock perde che se fosse finita pari e patta sarebbe stata la cosa più giusta, come sul ring dove spesso capita che l’arbitro alzi le mani di chi se l’è date e le ha prese senza far torto a nessuno. Sarebbe dovuta finire così, senza vincitori nè vinti, anzi con due vincitori. Ma nel ciclismo vince uno solo e per questo il ciclismo è lo sport più bello che c’è…