Dopo Sonny Colbrelli la maglia tricolore va sulle spalle di Filippo Zana che vince ad Alberobello ed il nuovo campione italiano di ciclismo  su strada. Il 23 enne vicentino di Piovene Rocchette della Bardiani Csf dopo 237 chilometri regola in volata Lorenzo Rota, Samuele Battistella e Andrea Piccolo che erano riusciti ad andare in fuga con lui. Professionista dal 2020, tre giri d’Italia alle spalle, Zana ha vinto il Giro della Repubblica Ceca ed è stato terzo al Tour de l’Avenir : «Non ci credo, ho dato tutto e sono riuscito a vincere. Grazie a tutta la squadra, sono contentissimo”.  Ma dalla gioia alle polemiche il passo è breve.  E la rabbia è quella dei tifosi che non erano sul circuito pugliese ma hanno seguito la corsa in tv.  O almeno ci hanno provato. Proteste su quasi tutte i gruppi di ciclismo presenti sui social per la diretta che la Rai ha riservato al campionato italiano, “liquidata in poco più di mezz’ora come se fosse una corsetta da strapaese…” . Dito puntato contro la nuova direzione di Raisport  di Alessandra De Stefano “colpevole”, a detta di molti, di aver mandato in onda oggi una sfida di secondo piano  di pallanuoto  sacrificando il Tricolore di ciclismo e di seguire ad esempio con ore infinite di diretta alcune tappe non decisive del Giro e delle Granfondo e non invece un Campionato Italiano di cui non sono andate in onda neppure le premiazioni. E pensare che proprio pochi giorni fa Vincenzo Nibali in una sua intervista alla Gazzetta aveva ricordato a tutti che “il Tricolore va sempre onorato e non capisco chi lo snobba…”.