Il cuore al centro soprattutto per chi fa sport e soprattutto dopo il Covid.  Nasce anche per questo a Milano  la nuova Unità Operativa di Cardiologia dello Sport  del Centro Cardiologico Monzino che rappresenta un’evoluzione del servizio Monzino Sport, nato sei anni fa per creare un polo di riferimento nazionale per gli sportivi professionisti e amatoriali che vogliono svolgere la loro attività senza rischi.  Una nuova struttura guidata da Gianluca Pontone, direttore del Dipartimento di Cardiologia Perioperatoria e Imaging Cardiovascolare, e da Claudio Tondo, direttore del Dipartimento di Aritmologia, con la consulenza di Antonio Pelliccia, Responsabile Reparto Cardiologia dell’Istituto di Medicina e Scienze dello Sport del Coni. “Molto spesso le patologie cardiache a rischio per lo sportivo non presentano sintomi evidenti – sottolinea Pontone – e per riconoscerle è necessario disporre non solo di tecnologie diagnostiche avanzate, in grado di esplorare tutti i potenziali rischi cardiaci, ma anche di altissimi livelli di esperienza e specializzazione nell’area specifica della cardiologia dello sport. Al Monzino queste condizioni sono da sempre presenti e il ruolo dell’Unità di Cardiologia dello Sport è oggi quello di coordinarle, ottimizzarle e metterle a disposizione degli atleti”.  L’Unità Semplice di Cardiologia dello Sport si rivolge agli atleti, professionisti o amatoriali, che hanno bisogno di valutare il proprio rischio cardiovascolare. Allo sportivo che, con una prescrizione del proprio medico,  deve approfondire un dubbio clinico e intraprendere uno specifico percorso diagnostico e terapeutico accessibile con il SSN ma anche allo sportivo senza problemi noti che vuole valutare la propria salute cardiovascolare tra differenti percorsi di Check up in attività privata. “Fare sport in sicurezza dal punto di vista cardiovascolare è un’esigenza fortemente sentita da sempre, che è stata recentemente amplificata dalla pandemia Covid – spiega Tondo -. Gli studi più importanti, alcuni dei quali effettuati proprio qui al Monzino, confermano infatti che i legami fra Covid-19 e cuore possono talora essere pericolosi. Per esempio, tra i pazienti che hanno avuto forme gravi di Covid taluni possono soffrire di aritmie come segnale di una miocardite (l’infezione del muscolo cardiaco) causata dal virus. Per questo, prendendo spunto dalle indicazioni specifiche della Federazione Italiana di Medicina dello Sport, nonché dei recenti documenti di consenso americani ed europei, abbiamo messo a punto uno specifico percorso di esami, che permette agli sportivi che hanno avuto una diagnosi o un sospetto di Covid-19 di riprendere la loro attività senza rischi per il cuore. Unendo tutte le competenze e tecnologie disponibili possiamo proporre check -up personalizzati a seconda del livello (professionista o amatore) e del tipo di sport praticato”.  Il Monzino è nato nel 1981 da un’idea visionaria del Professor Cesare Bartorelli dell’Università degli Studi di Milano e dalla volontà del Cavaliere del Lavoro, Italo Monzino, come iniziativa per il bene della comunità. I due fondatori volevano dare vita, a Milano, a un centro altamente specializzato per curare le persone con malattie cardiache: nella nuova unità operativa di Cardiologia dello sport sono stati integrati specialisti di imaging, di aritmologia e cardiologi esperti in area di medicina dello sport.