Troppi farmaci? A volte si .  Dopo i 60-70 anni  è raro che un paziente abbia solo una condizione cronica. Spesso ne ha due o tre. Diabete, ipertensione e squilibrio dei grassi nel sangue per fare un caso tipico. Osteoporosi, scompenso e disturbi dell’umore per farne un altro, per non parlare delle persone con un rischio cardiovascolare e/o bronchite cronica o artrosi. Persone in questa situazione si trovano a dover prendere ogni giorno anche 10 farmaci diversi. Una persona che avesse le cinque patologie croniche più diffuse, situazione non rara, dovrebbe assumere 12 farmaci in 21 somministrazioni quotidiane. Studi recenti affermano che prendendo più di 8 farmaci diversi ogni giorno il rischio di effetti avversi aumenta e arriva a superare gli effetti positivi dei farmaci stessi. E allora negli ultimi anni tanti medici hanno cominciato a “de-prescrivere” cioè a “prescrivere di non non assumere farmaci”  per la prevenzione o la gestione delle patologie croniche. E in questa direzione va anche la proposta del ministro della Salute Orazio Schillaci di potenziare gli interventi di contrasto a sedentarietà e inattività fisica, tra i principali fattori di rischio modificabili indipendenti per le malattie croniche non trasmissibili, attraverso la definizione di un  “Programma nazionale di promozione dell’attività fisica” prescrivendo l’attività fisica in ricetta.   “Il piano nazionale per promuovere più attività fisica e modalità per prescriverla in ricetta annunciato dal ministro è musica per noi medici dello sport. Bene il ministro, non solo perché su questo tema ci battiamo da decenni ma anche, e soprattutto, perché la sedentarietà in Italia rappresenta ormai una vera emergenza”. Così all’Adnkronos Salute commenta Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana, commentando  Ben arrivati. Lo sport è la medicina più potente che ci sia e servono centocinquanta minuti di attività fisica alla settimana per stare bene. Oppure mezz’oretta al giorno per cinque giorni se il conto viene più facile. Non serve ammazzarsi di fatica, tanto per cominciare basta anche solo camminare. Per tenere allenato il cuore ed evitare brutte soprese e per scongiurare una quarantina di malattie croniche dall’obesità all’ipertensione, dalle cardiopatie al diabete. La “ricetta” non arriva  solo da ministro Schillaci ma da molti studi in materia, da uno in particolare portato a termine dall’’American College of sports Medicine  su 33mila appassionati di jogging. Insomma non una chiacchiera da bar. Per i medici lo sport quotidiano dovrebbe essere uno dei buoni propositi dell’anno appena iniziato. I ricercatori hanno testato un buon numero di appassionati di corsa a campione e poi si sono fatti due conti: agli adulti servono 150 minuti alla settimana (suddivisi in 30 minuti al giorno per 5 giorni) di attività fisica, di tipo da moderato a forte. Se si deve dimagrire i minuti raddoppiano a 300 ogni settimana. Ai bambini invece sono necessari almeno 60 minuti al giorno. Perché il movimento previene più di 40 patologie croniche comuni, come diabete, depressione, cancro al colon e al seno, ipertensione, patologie cardiovascolari, obesità, ansia e osteoporosi. “L’attività fisica è un farmaco meraviglioso e recenti studi dimostrano che, messi a confronto, medicinali ed esercizio possono dare identici risultati – sottolinea Bob Sallis, past president dell’Acms – camminare è lo sport più efficace per cominciare”. Gli esperti americani suggeriscono di iniziare camminando ma di incrementare nel tempo l’attività fisica con una combinazione di esercizi aerobici, stretching e rafforzamento muscolare.  “Si può usare il tapis roulant o la cyclette a casa o andare in palestra, ma se si aggiunge anche solo una camminata al giorno i risultati si faranno vedere velocemente”, precisa l’American college of sport medicine.  Che poi nello studio pubblicato ha “mappato” i benefici del fitness sul corpo: camminare per 10 minuti, a livello celebrale, stimola la produzione di endorfine che diminuiscono lo stress, le tensioni, il nervosismo e la stanchezza. 30 minuti di attività fisica riducono il rischio di glaucoma e, in 5 anni, dimezzano il rischio di ammalarsi di Alzheimer, fanno ammalare meno di influenza e raffreddore, migliorano la salute del cuore perché aumentano il battito cardiaco e la circolazione del sangue, potenziano i muscoli delle braccia, della schiena e gli addominali. E ancora: migliorano la pressione del sangue, riducono il rischio di osteoporosi e diminuiscono il rischio di cancro al colon del 31 % nelle donne. Mezz’ora di movimento al giorno inoltre rafforza le gambe, inclusi quadricipiti, flessori e posteriori delle cosce, migliora l’equilibrio e brucia più grasso dello jogging.  Il mantra per è dunque, secondo l’Acms, che “ogni corpo cammini!” . Ed ora speriamo di cominciare a vederla scritto su qualche ricetta…