”Abbiamo pensato di creare una Champions League  particolare  e abbiamo ufficialmente invitato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala a fare una follia: creare una squadra di calcetto, indossare la maschera che riproduce la disabilità visiva dei calciatori di Real Eyes e affrontarli sul campo in una partita vera e propria. Lo stesso invito vorremmo estenderlo al personale medico dei reparti di Oculistica dei grandi ospedali milanesi, con cui già collaboriamo”. La sfida è  lanciata. Ed è una sfida alta quella che pochi giorni fa è stata ufficializzata nelle sale di palazzo Marino a Milano. Protagonista la Real Eyes sport che ha presentato un inedito campionato di calcio a 12 squadre promosso dal Centro Sportivo Italiano Comitato Territoriale di  Milano  che si gioca al PalaIseo che vedrà di fronte calciatori ipovedenti e calciatori, per così dire, “normali”.  A raccontare questa esperienza sono stati il campione paralimpico e fondatore dell’Associazione Sportiva Real Eyes  Sport, Daniele Cassioli,  35 anni romano,  cieco dalla nascita, e 25 volte campione mondiale di sci nautico e il presidente del Csi Massimo Achini. “È una gioia presentare insieme al CSI questo campionato- ha detto Cassioli-  perché con questa iniziativa appare chiaro quanto si possa fare giocando di squadra. Avere accanto il CSI di Milano, ente che è da anni un riferimento per lo sport di base, ci sta regalando opportunità inimmaginabili. Sono sicuro che questo sia il primo mattoncino di un’amicizia e collaborazione che ci farà fare grandi cose e soprattutto che sia una speranza per tutti quei ragazzi disabili che, pur non andando alle Paralimpiadi, sognano di fare  sport al pari dei propri amici vedenti”. L’esperienza del calcio ipovedenti sovverte tutte le convinzioni e apre le porte a una serie infinita di possibilità e di riflessioni, prima fra tutte che il calcio si possa praticare anche se le abilità visive sono parzialmente compromesse. È quindi un’ulteriore conferma di come lo sport possa davvero essere il terreno fertile dell’inclusività. Anche perchè  questa competizione sportiva, prima nel suo genere,  ha inserito la squadra di calcio a 5 di Real Eyes  Sport, insieme a 12 società  di atleti vedenti che giocheranno indossando maschere che riproducono la disabilità degli avversari. Conta chi vince ma, mai come in questo caso, vinceranno tutti perchè, come scrive Cassioli sul suo sito “Vincere non è solo raggiungere un traguardo ma anche liberarsi di un ostacolo che ti blocca la rotta…”