Si comincia dalla fine a raccontare il Gala del Triathlon che è “andato in onda” ieri sera a Milano  nella storica sede di Confcommercio. E la fine racconta che questa manifestazione pensata, costruita e presentata da ormai quasi dieci anni da Dario  Nardone ,  una delle voci storiche d questo sport, ieri sera da palazzo Castiglioni ha spiccato il volo verso una nuova dimensione.  Il Galà affiancato da Fitri e Gazzetta, si prepara infatti a diventare l’appuntamento dell’anno, come già accade per calcioe  ciclismo,  per fare il punto e rendere omaggio ad uno sport sta cercando di conquistare lo spazio che merita e che il Coni, come ha spiegato il vicepresidente vicario Silvia Salis, “Guarda con attenzione e molto da vicino…”.  Sul palco a fare gli onori di casa il presidente Riccardo Giubilei e ad accogliere nominati e  premiati, oltre a Nardone,  c’erano Max Giusti e Vittoria Castagnotto.  Come va di moda dire oggi, due ore di “narrazione” sportiva che hanno messo insieme con musica e immagini il meglio di una stagione, il meglio di uno sport che come tutti gli altri si è messo con fatica alle spalle la pandemia e ha ripreso a respirare a pieni polmoni.  Sandra Mairhofer e Michele Sarzilla sono stati scelti come triatleti dell’anno,  Francesca Tarantello, e la sua guida Silvia Visaggi, e Giuseppe Romele sono invece stati premiati tra i paratriatleti. Nella categoria Age group il premio è andato a Fabia Maramotti tra le donne e Gherardo Mercati tra gli uomini che , a 83 anni, è stato salutato con una lunga standing ovation: “Ho iniziato a far triathlon a 78anni perchè soffrivo della sindrome del fantasma, cioè mi sentivo solo- ha spiegato-  Mi è cambiata la vita ed ora alla mia età ho imparato anche come si cade da una bicicletta. Sono stato appena operato ma ad aprile riprendo a gareggiare…”.  Lo spot vivente di come, gli anni, anche se passano, possano diventare solo un calcolo matematico e la prova vivente di come il triathlon, ma tutto lo sport in genere, sia il farmaco migliore per restare in forma con il cuore e con la testa. Appalusi ovviamente, che sono andati anche alle migliore performance dell’anno che hanno visto premiati  Gianluca Pozzatti  che a Miyazaki in Giappone ha vinto la penultima tappa stagionale della World Cup 2022 e  a Franco Pesavento, capace di primeggiare non solo sulla neve, ma anche su strada ed in mountain bike.  Tra le gare  riconoscimenti sono andati per i Campionati Italiani  agli organizzatori dello  Sprint di Cervia;  per quelle internazionali all’ XTERRA World Championship Trentino; al Deejay Tri come gara nazionale dell’anno e alle World series di Cagliari. Menzione speciale è stata riconosociuta all’organizzazione del mondiale di Swimrun, specialità sempre più prossima ad entrare nella famiglia Fitri. Infine i riconoscimenti 2022 per le squadre che hanno visto salire sul podio il Team Raschiani e, per l’attività giovanile, il Magma Triathlon Team.  Il premio Kona è andato  a Bruno Pasqualini, primo italiano sul traguardo del Mondiale Ironman delle Hawaii.