Le due medaglie olimpiche sono in un cassetto. E lì restano in attesa di poter tornare a pedalare perchè ora quello è il chiodo fisso, tutto il resto non conta o conta poco. Remco Evenepoel conta invece i giorni che lo separano dal suo ritorno alle gare dopo l’incidente con un furgone delle Poste ad Oetingen, nella provincia del Brabante Fiammingo, che pochi giorni prima della vigilia di Natale in allenamento lo ha mandato dritto dritto in ospedale con la frattura della clavicola e dei legamenti circostanti, di alcune costole, della mano destra e alcune contusioni ai polmoni. La ripresa degli allenamenti su strada prevista per il 3 o 4 febbraio ha spiegato il due volte campione olimpico in una videoconferenza. Poi si vedrà anche se l’obbiettivo è di rientrare in gruppo nella la Freccia del Brabante il 18 aprile per poi provare a disputare le altre classiche delle Ardenne. «È più facile iniziare con corse di un giorno che con una Parigi-Nizza o un Giro d’Italia che è completamente fuori discussione- ha spiegato il campione belga- Non so in che forma sarò per le Ardenne, ma l’obiettivo è il Tour. Se tutto va bene e non ho quasi dubbi. Anzi nessuno…”. Le prime due settimane dopo l’infortunio sono state durissime per il capitano della Soudal-QuickStep, con il divieto assoluto di qualsiasi tipo di attività motoria. Poi è iniziata la riabilitazione e le prime sedute atletiche ma è in pratica da dieci settimane che non sale su una bici: nei prossimi giorni proverà a pedalare sui rulli. “Combinerò la pedalata con sedute di fisioterapia- ha spiegato-  Sono pronto mentalmente a tornare in bici, ma non mi spingerò a dare il massimo fin dall’inizio, perché voglio che la mia spalla si riprenda completamente: ora non è pronta ad assorbire gli urti della strada. Spero di ricominciare ad allenarmi all’aperto all’inizio di febbraio”. In linea di massima ha già fissato quello che dovrà essere il calendario per l’inizio della sua prossima stagione: ” Se tutto andrà bene nella Brabante Pijil e nelle classiche, forse farò anche il Tour di Romandia, giusto per aggiungere un paio di giorni di gara in più. Poi farò il Critérium del Delfinato, i campionati nazionali e, naturalmente, andrò ad alcuni campi di allenamento in quota. Voglio essere al 200% per il Tour de France”