“Il Giro d’Italia d’Epoca  nasce dall’amore per il ciclismo più puro, quello del passato. Un passato in cui lo sport più seguito aveva il potere di sventare un colpo di stato o di evitare una rivoluzione. Ma questo amore è anche la consapevolezza che quel passato lì,  fatto di semplicità e rispetto  possa essere un buon esempio per ripensare anche il nostro modo di vivere contemporaneo che, così com’è, spesso non funziona più…”. La filosofia del Giro d’Italia d’Epoca presentato ieri a Roma nel Salone d’onore del Coni è tutta qui, tutta in un motto che fa bella mostra di sè sul sito di questa manifestazione che da anni ormai porta appassionati e bici di un tempo a pedalare sulle strade spesso sterrate del Belpaese: “Le ruote nella polvere e lo sguardo nel futuro…” . E la conferma arriva proprio dalle parole di Michela Moretti Girardengo, presidente del Giro d’Italia d’Epoca ha aperto la cerimonia di presentazione subito dopo un minuto di silenzio in memoria di in memoria di Sara Piffer, la giovane ciclista della nazionale under 21, uccisa da un automobilista in provincia di Trento: “Questo circuito non competitivo vuole far rivivere i valori autentici del ciclismo, raccontando la storia di campioni come Bottecchia, Girardengo, Coppi e Bartali- ha spiegato- Quando penso al Giro penso alla storia della bicicletta, che è la storia della nostra società che ha combattuto con sacrifici e sudore, è la storia dei nostri nonni che andavano a lavorare in bicicletta. Penso all’evoluzione della donna nella società, perché la bicicletta è stata il simbolo dell’emancipazione femminile. Ricordo Alfonsina Strada, ma anche l’amica del Giro D’Italia D’Epoca Morena Tartagni. Ma il nostro obbiettivo è anche promuovere  i territori e una nuova cultura di rispetto e sostenibilità”.  Vintage e green diventano così mondi vicinissimi, tenuti insieme da una passione a pedali che si dimentica dell’agonismo e riscopre il piacere della partecipazione e della convivialità, riscopre borghi e tradizioni, il sapore antico della fatica. ” Il ciclismo storico è memoria, ma anche futuro- ha ricordato la vicepresidente del Giro d’Epoca Gioia Bartali, nipote del leggendario Gino – È un modo per ritrovare attraverso la bicicletta il contatto con il territorio, le sue tradizioni e la sua bellezza”. La stagione 2025, di cui la RAI e RaiNews24 sono media partner, prenderà il via il 16 marzo a Lastra a Signa, in Toscana, e si concluderà dopo 13 tappe a fine ottobre in Romagna. Un percorso che attraverserà l’Italia da nord a sud, toccando regioni come Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Umbria e Sicilia, con una tappa internazionale a San Marino e due eventi speciali in Brasile. Un racconto che grazie a un accordo con ASI, l’automotoclub storico italiano, verrà impreziosito dalla presenza della storica Fiat 1500 del 1966, simbolo di un’epoca indimenticabile a testimonianza di quanto la RAI abbia sempre dedicato spazio e memoria al ciclismo con mezzi iconici come questa gloriosa macchina. 

 

Le Tappe del Giro d’Italia d’Epoca 2025

La Lastrense – Lastra a Signa (Fi) 14-15-16 marzo
La Lambrustorica – Novi di Modena (Mo) 22-23 marzo
La 99 Curve Vintage –  Castagneto Carducci (Li) 3-4 maggio
La Barocca – Marina di Ragusa (Rg) 17-18 maggio
La Leopoldina – Follonica (Gr) 30-31 maggio
La Titanica – San Marino (Rsm) 14-15 giugno
La Via dei Carraresi – Cittadella (Pd) 21-22 giugno
La Mitica – Castellania Coppi (Al) 27-28-29 giugno
La Vinaria – Marlia (Lu) 22-23-24 agosto
Giro della Romagna – Lugo (Ra) 30-31 agosto
La Polverosa – Monticelli Terme (Pr)  13-14 setembre
La Francescana – Foligno (Pg) 19-20-21 settembre
La Divina – Cervia (Ra) 24-25-26 ottobre