Addio a Vito di Tano, un pezzo di storia del ciclocross
Se ne va Vito di Tano, campione di ciclocross, campione del fango, campione di un tempo quando ancora le gare di duravano un’ora e mezzo e le facevano tutti. Campione che ha segnato un’epoca del ciclocrossismo azzurro sia da corridore, si da direttore tecnico. “Vito è stato prima mio corridore, poi nostro DS. Ma soprattutto è sempre stato il mio migliore amico. L’amicizia che ci legava era fraterna e andava oltre il ciclismo. Non è stato solo un campione sulla bici, bensì un grande uomo, ricco di valori. Vito lascia un grande vuoto nel mio cuore, in quello dei miei familiari e a tutto il ciclismo. Mi spiace solo che non ha potuto godersi la vittoria nel Mondiale di Mattia Agostinacchio, un obiettivo storico che poteva rappresentare il suggello della sua carriera da DS nell’ultimo anno che avrebbe voluto fare”. Così Paolo Guerciotti saluta per l’ultima volta Vito di Tano, scomparso ieri a 70 anni nella sua casa di Fasano dopo una lunga malattia. Di Tano è nato a Monopoli, in Puglia, il 23 settembre 1954, è stato una delle grandi figure del ciclocross azzurro, un “gigante” che ha regalato alla nazionale e al team Guerciotti gioie grandissime come le le vittorie nei Campionati del Mondo di ciclocross dilettanti nel 1979 a Saccolongo e 1986 a Lembeek, in Belgio. Nel ciclocross ha ottenuto 173 vittorie e ben 6 titoli italiani ma ha vinto anche 56 gare su strada vestendo in alcune occasioni anche la maglia della nazionale. Nel 1979 ha ricevuto la Medaglia d’oro al Merito Sportivo. e nel 2010 il Coni lo ha premiato con la Palma di Bronzo. Una lunga e vittoriosa carriera che lo ha portato a diventare un punto di riferimento per il ciclocross azzurro e non solo e che è stata sempre legata al tema dei Paolo Guerciotti, attualmente Fas Airport Services Guerciotti Premac – con il quale ha corso dal gennaio 1978 al febbraio 1990, diventandone poi direttore apprezzatissimo direttore sportivo. “Vito mi mancherà molto- racconta Gioiele Bertolini l’azzurro della Fas Airport Services Guerciotti Premacper- Per me era come un secondo papà e ha sempre avuto parole di conforto, ci sentivamo ogni settimana”. Lo ricorda anche il presidente della Federazione italiana ciclismo Cordiano Dagnoni: “Il legame della mia famiglia con la famiglia Guerciotti mi ha permesso di conoscere personalmente Di Tano nella sua veste di ds del team e ho avuto modo di apprezzare le sue qualità umane e la profonda conoscenza del nostro mondo.”