Eroica era una sola ma poi negli anni le Eroiche sono diventate tante in giro per il mondo, dalle terre del Chianti a  quelle del Prosecco al Gran Sasso alle Crete senesi,  anche alla ricerca di una nuova strada. Ora tocca al Piemonte, per la prima volta, tra le  dorsali moreniche di Ivrea, la città “ribelle” che  si rivoltò ai tiranni con la storica battaglia delle arance.  Si va non più con le bici storiche ma con le gravel a conoscere un mondo che riporta il ciclismo all’origine e mette insieme tutte le anime di uno sport che riconosce e rispetta  la sua storia e il gusto di condividere fatica e passione senza troppa fretta, troppa frenesia, troppa competizione. “Race, ride, relax” è il motto di questo nuovo modo di pedalare, di stare in sella, di appassionarsi e condividere  e in  pochi anni, NOVA Eroica è diventata un punto di riferimento per tutti gli appassionati di questo mondo.

E tra due domeniche, il 14 settembre, a Ivrea la storia recente si arricchisce di un nuovo capitolo. Debutta infatti NOva Eroica Ivrea  città di cultura e identità che tiene insieme radici e futuro, conservando al tempo stesso il suo carattere innovativo. E’ la città di Olivetti, che con le sue prime e rivoluzionarie macchine per scrivere ha segnato la storia industriale italiana; è la città dello Storico Carnevale e della Battaglia delle Arance, simbolo di libertà e passione popolare; è un territorio che custodisce cinque laghi, colline e foreste, che raccontano la memoria geologica dei ghiacciai. Luogo adatto per correre un’Eroica sempre alla ricerca di vie dimenticate e nascoste che resistono e proteggono  territori autentici.

Con Ivrea, Nova Eroica approda per la prima volta in Piemonte, una regione che per conformazione e identità rappresenta lo scenario ideale per questo format ciclistico che è sì una festa ciclistica ma anche competizione con alcuni tratti cronometrati in salita. Le strade bianche, i rilievi morenici, i laghi e i vigneti del Canavese offrono un paesaggio che unisce bellezza naturale e cultura, rendendo questa regione una terra perfetta per celebrare lo spirito “eroico”.  A fare da palcoscenico alla nuova nata sarà l’Anfiteatro Morenico di Ivrea, un vero capolavoro della natura modellato dai ghiacciai: colline, vigneti, laghi e boschi diventeranno parte di un racconto collettivo.  Tre tracciati permetteranno a ogni ciclista di vivere il Canavese in tutta la sua varietà:  “La via dei castelli”, 43 km e 350 metri di dislivello per il percorso corto  tra borghi e vigneti, accessibile a tutti anche ai meno allenati.  Il “Serra Tour”, 80 km e 1.100 metri di dislivello per il percorso medio  lungo la dorsale morenica più estesa d’Europa che alterna salite e panorami di grande fascino. E infine  “L’Anfiteatro morenico”, 133 km con 1.40 metri di dislivello che con  19 salite  accarezza il Lago di Viverone, raggiunge Candia e si sviluppa tra crinali e boschi