Canottieri Milano, 135 anni di storia
C’era una volta la Canottieri Milano. C’è ancora e soprattutto ci sarà perchè i progetti sono tanti. Sono 135 anni che c’è, che testimonia cos’è lo sport, cos’è la pratica sportiva in una città come Milano, che fa cultura dello sport, che dà la sua sponda a generazioni di canottieri ma in realtà non solo a loro. Venerdì scorso ha celebrato il suo traguardo riunendo sull’Alzaia del Naviglio Grande atleti, soci e amici. «La Canottieri è un luogo che respira memoria ma che vive nel presente e guarda avanti- ha sottolineato il presidente Stefano Rossi- Da più di un secolo e mezzo accompagnamo la storia sportiva di questa città, con lo sguardo sempre rivolto a ciò che verrà. Remare e guardare avanti per un futuro fatto di energia, inclusione e crescita». Parole che trovano eco nella cornice di immagini della mostra fotografica diArnaldo Chierichetti inaugurata per l’occasione: bianco e nero e colore intrecciati a raccontare remi e bracciate, canestri e corse, sorrisi e vittorie che appartengono a generazioni di milanesi. Era il 15 ottobre del 1890 quando Guido Alessandro Bonnet, consigliere della Forza e Coraggio, altro sodalizio di importanza storico-sportiva milanese, dopo avere ammirato quattro vogatori torinesi della «Caprera» che si esibivano nella Darsena di Porta Ticinese dopo un viaggio in «veneta a quattro» da Torino a Milano, decise di dar vita alla Canottieri Milano. Gli anni sono passati ma lo spirito che allora mosse i fondatori è rimasto, un marchio di fabbrica che sfida il tempo. E proprio la sede, nelle linee dello stile liberty anni Venti, è il segno inconfondibile di un luogo di sport diventato uno dei simboli della città. Oggi conta 1600 soci, di cui 430 giovani, con una crescita costante del settore femminile. L’obiettivo, dichiarato, è quello della parità: 50% uomini e 50% donne, come nello spirito dei Giochi olimpici che nell’ultima edizione hanno raggiunto il traguardo paritario. Alla festa dei 135 anni c’erano figure di spicco del mondo istituzionale e sportivo: da Claudio Maria Pedrazzini per il CONI Lombardia a Federica Picchi sottosegretario allo sport per Regione Lombardia, a Claudia Giordani del CONI Milano insieme ai rappresentanti di altre società remiere come Canottieri Olona e San Cristoforo.
La cerimonia è stata anche l’occasione per guardare alle nuove sfide. Dopo il recente restyling della piscina olimpionica, realizzato con criteri di efficienza energetica, il sogno è ora quello di dotare la società di una seconda piscina e di un nuovo palazzetto per il basket. Progetti che rispondono alla crescente domanda di sport, ma soprattutto al desiderio di dire “sì” a sempre più persone, rafforzando il ruolo di casa dello sport che Canottieri Milano incarna da generazioni. Perchè come ha ripetuto il presidente Rossi: «Centotrentacinque anni di storia non sono un traguardo, ma una nuova partenza…»
