DIRSI ADDIO E' PIU' FACILE; DOPO 40 ANNI CAMBIA IL DIVORZIOLe nonne prime e le mamme dopo ce l’hanno ribadito in ogni salsa. “Non lavorare troppo, altrimenti tuo marito finirà per lasciarti”, una delle frasi simbolo di quella mentalità maschilista che ha imperato, per troppi anni, nelle famiglie italiane condizionando, per non dire castrando, tante promettenti carriere. Sull’altare della famiglia prima di tutto, donne, ma anche uomini, hanno rinunciato al proprio lavoro, per paura di mandare in frantumi il rapporto di coppia. Ebbene, la scienza ci dice che non è così. Anzi, vero il contrario. E’ quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista di scienze sociali del Tavistock Institute britannico “Human Nature”. Guidati dalla ricercatrice di Zurigo, Dana Unger, il gruppo di ricercatori ha indagato, per 6 mesi, su 285 coppie (media di 39 anni) che avevano entrambi i partner impegnati in carriera (poco più di 44 ore lavorative settimanali, maggiori della media). Ebbene, è emerso che il maggior impegno sul posto di lavoro portava le coppie a valorizzare meglio il minor tempo a disposizione, facendo selezione e, di conseguenza, impiegandolo in modo più intenso.  “La saggezza e studi precedenti sembrano suggerire che i partner devono decidere se preferiscono rischiare la carriera o la loro relazione sentimentale -hanno illustrato gli studiosi-. I nostri risultati mettono invece in discussione l’ipotesi del senso comune su un’associazione negativa tra ore trascorse al lavoro e soddisfazione nella relazione”. Certo, leggendo queste indagini penso sempre che sia sufficiente il buon senso. E’ chiaro che se impieghi meglio il tuo tempo con il partner, sfuggendo alla routine, il rapporto non potrà che giovarne. Però, se ce lo dice la scienza, ne siamo più convinti.

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