[photopress:sola.jpg,full,alignleft]Ebbene sì, anche gli svizzeri perdono colpi. Precisi finchè si vuole ma ieri hanno completamente sbagliato previsioni . Vabbè  che i Giuliacci dei Cantoni parlavano tedesco ma i simbolini di nuvolette e  rovesci su Zurigo non lasciavano la minima speranza. Così stamattina ci aspettavamo il diluvio e invece a sopresa ci ha svegliato un sole splendente. Meglio così. La staffetta partiva alle 8 e si è conclusa pochi minuti dopo le 18 nel parco dell’Università. Sono 114 chilometri indimenticabili. Perchè è bella l’atmosfera da evento internazionale che si respira, perchè ogni cambio finisce in un campus universitario organizzato alla svizzera dai rifornimenti alle docce, perchè il percorso gira intorno alle colline della città tra foreste, sterrati e stradine con le mucche che sembra di essere in una cartolina. E perchè undicimila persone che corrono, sudano e si divertono sono davvero un bello spettacolo. Non ci sono sbavature. Tutti si muovono con i mezzi pubblici e raggiungono le zone cambio, a volte anche distanti decine di chillometri, senza la minima difficoltà e la città praticamente invasa dai podisti non se ne accorge nemmeno. Un altro mondo. Noi che correvamo per Smarathon abbiamo messo in campo quattro squadre, una completamente italiana, le altre tre con una formazione decisamnete più europea. Con alterne fortune sono arrivate al traguardo tutte e quattro. Tempi e posizioni non contano, correvamo per un altro motivo.[photopress:SDC11520.JPG,thumb,alignleft][photopress:SDC11590.JPG,thumb,alignleft][photopress:SDC11548.JPG,thumb,alignleft][photopress:SDC11574.JPG,thumb,alignleft][photopress:SDC11542.JPG,thumb,alignleft]