Due ore, tre minuti e trent’otto secondi. In cifre, così si legge meglio: 2h3’38”. é il nuovo record del mondo di maratona ( valido questa volta non come quello di Boston) e a firmarlo è  Patrick Makau Musyok, atleta keniano di Manyanzwani, nella provincia dell’est del Kenya  che a Berlino aveva già vinto lo scorso anno.  La maratona ha quindi un nuovo re che raccoglie la corona di un altro grande sovrano, Haile Gebreselasie, oggi in gara ma costretto ad abdicare. Sotto la Porta di Brandeburgo Makauil festeggia stabilendo un record del mondo da brividi: l’atleta africano, 26 anni compiuti lo scorso 2 marzo, ha infatti chiuso la prova  abbassando il precedente primato di 21 secondi. Record che reggeva dal 2008, quando Haile Gebrselassie sfrecciava sulle stesse strade della capitale tedesca. Nell’edizione 2011 della maratona berlinese, che si conferma tra le più veloci del panorama internazionale (quinto primato stabilito a Berlino), c’è stato però solo spazio per il keniano che ha cominciato a correre dieci anni fa e dopo aver macinato chilometri soprattutto nella mezza, si è convertito alla gara più lunga.  E a Berlino il suo è stato un monologo, soprattutto nei 12 chilometri finali, in cui Makau, dopo un’impressionante accelerata, ha corso da solo. Ha chiuso davanti alla coppia di connazionali Stephen Kwelio Chemlany (2h7’55») e Edwin Kimaiyo, e oscurato il grande Gebrselassie: il campione etiope, 38 anni, è stato costretto ad abbandonare la gara (in corsa fino al 35/o km) dopo essersi fermato a bordo del percorso piegato in due, visibilmente provato dal dolore. Un nuovo ritiro per Gebre dopo quello di New York del novembre di un anno fa, che aveva spinto il campione ad annunciare il ritiro, salvo poi ripensarci. A Berlino, dove aveva trionfato tre anni fa stabilendo il record, Gebrselassie voleva realizzare un crono veloce per cercare di ottenere il pass per Londra 2012. Dominio keniano anche tra le donne con Florence Kiplagat che si è imposta in 2h19’43« davanti alla tedesca Irina Militenko e alla britannica Paula Radcliffe, al ritorno alle gare dopo due anni di assenza. La gara berlinese ha fatto sorridere anche l’Italia con il sesto posto di Anna Incerti con il primato personale portato a 2h25:32. Settima Rosalba Console in 2h26:10

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