Non sono iscritto a Facebook dove ormai sembra passi un po’ tutto il nuovo sapere e la nuova informazione, quindi arrrivo col secondo treno, cioè un po’ in ritardo. Però a non perdere del tutto il senso di ciò che accade a Milano mi aiutano siti e agenzie di stampa. Così leggo che il sindaco di Milano Giuliano Pisapia si è unito al gruppo di blogger che da qualche settimana si battono per far conoscere la campagna stampa del Times di Londra che fissa otto punti di sicurezza a difesa di chi ogni giorno pedala nelle grandi città e in pratica rischia la pelle  “Aderisco all’appello Salviamo i ciclisti– ha spiegato il sindaco nel suo post- perchè la sicurezza è il primo requisito per una Milano realmente ciclabile». Pisapia fa un bell’applauso a questa iniziativa lanciata in Italia da un gruppo di blogger “Una  Critical Mass mediatica- spiega il sindaco- che vuole  sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza per chi va in bicicletta, che è senza dubbio il mezzo di trasporto più adatto per risolvere una lunga serie di problemi che tormentano le nostre città”. Perfetto. Sinceramente mi fa molto piacere che la giunta  e in prima persona il sindaco Pisapia che stimo,  nonostante qualche appunto che spesso gli muovo sulle pagine del Giornale, si muovano per promuovere l’uso della bici in città. Ma  questo è solo un bel segnale e non basta. Ho pedalato ( e pedalo)  spesso in gara  e anche sulle strade di molte città straniere e sempre, tornando a Milano, mi prende un po’ di tristezza. Sappia il sindaco che c’è davvero molto da fare, che deve rimboccarsi le maniche. Vanno costruite le piste ciclabili ma non basta. Serve una vera e propria  cultura della bicicletta fatta di regole ed educazione. Per chi amministra, per gli automobilisti ma anche per chi pedala…

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