Il Molise non è l’Alto Adige. E ci mancherebbe. Naturalisticamente parlando però non ha nulla da invidiare. Ci sono mare e montagne, c’è una natura intatta, c’è un entroterra ricco di storia e tradizioni, ci sono borghi e paesi che ti lasciano senza fiato. E ci sono strade e salite che per chi ama la bicicletta sono la via  verso il paradiso. Con scenari incredibili, vallate infinite, profumi e silenzi che chi vive nelle città ha purtroppo dimenticato.  Oggi sudavo e faticavo sulle rampe del Macerone, la vecchia statale 17 che va da Isernia a Castel di Sangro, e pensavo proprio a queste cose. E cioè come possa una regione cosi bella far di tutto per buttarsi via.  E  pedalando e guardando gli sterrati che partivano dalla statale per inerpicarsi chissà dove mi veniva in mente l’Alto Adige dove tutti i percorsi sono segnati, dove le strade di montagna sono più curate delle autostrade, dove i paesini non ti danno mai l’impressione di essere “morti”, dove  le case non sono mai costruite a metà, dove nelle scarpate non trovi i copertoni delle auto. Certo, questo discorso vale per quasi tutte le regioni del Sud, dove la cultura del territorio è diversa ma dove  gli sprechi e le cattive amministrazioni hanno fatto danni a cui sarà davvero difficile rimediare. Ma non è una consolazione. L’altra mattina ho accompagnato i miei bimbi a visitare il sito archeologico di Castel san Vincenzo, dove gli studiosi di un’università inglese ( sic!) anni fa scoprirono uno dei più vasti insediamenti della civiltà sannita. Un patrimonio enorme che ci hanno lasciato in eredità e che se fosse stato in Inghilterra , in  Germania o in chissà quale altro Paese del Nord Europa sarebbe diventato un museo a cielo aperto e fonte di business. Bene qui da noi è praticamnete abbandonato. Ci sono un paio di persone all’ingresso che si fanno i fatti loro, ci sono erbacce ovunque, c’è un libro su cui chi entra può mettere la sua firma che è ridotto in uno stato pietoso, ci sono reti da cantiere e tubi Inoncenti arrugginiti un po’ dappertutto. Insomma uno sfacelo. E a me monta la rabbia. Così per dimenticare non mi resta che risalire sulla mia mountaiibike e ricominciare a pedalare. Godendomi questa terra meravigliosa che potrebbe davvero essere il Paradiso se solo  fosse un po’ più rispettata.

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