Per chi non conoscesse Gianluca Genoni va solo detto che è il recordman di discesa in apnea in mare. Il  28 settembre dello scorso anno nelle acque di Rapallo  è infatti sceso, trascinato da un propulsore elettrico,   fino a 160 metri di profondità  migliorando di 8 metri il precedente primato mondiale che lui stesso aveva stabilito a Zoagli un anno prima. Insomma uno tosto. Anche perchè, dopo aver praticato nuoto agonistico in gioventù  il 45enne atleta di Galliate si è dedicato quasi esclusivamente alle immersioni in apnea stabilendo una serie impressionanete di record. E’ è stato il primo uomo al mondo ad immergersi in apnea a 3000 m di altitudine sotto un metro di ghiaccio per oltre 60 metri; ha compiuto, facendo un test per un esperimento scientifico, la prima immersione mondiale in apnea a oltre 5200 m di altitudine ai piedi dell’Everest  e nel 2008 ha  stabilito il nuovo record del mondo di apnea statica con 18’3″69 (facendo uso di iperventilazione e ossigeno puro), superando di quasi un minuto il precedente primato dell’illusionist britannico David Blaine. Non a caso aprendo il suo sito (www.genoni.com)  si legge una frase che è tutta un programma. Il suo: “Il corpo e la mente si fondono con l’acqua fino a provare emozioni profonde…”. Ora Genoni rilancia un delle sue sfide che lo porterà dal Cristo delle Vette al Cristo degli Abissi  e cioè dalla salita  ai 4.167 metri di altitudine  al Cristo delle Vette del Monte Rosa alla discesa ai 13 metri di profondità del Cristo degli abissi nel Mar ligure con un trasferimento in canoa e in bicicletta. La data è quella del 16 luglio e nell’impresa nell’impresa sarà accompagnato da altri professionisti dello sport come Elia Luini (canoa), Stefano Zanini (ciclismo) e Lucio Trucco (alpinismo). Genoni sarà impegnato prima nell’ascensione al Cristo delle vette, statua di bronzo raffigurante Gesù che si trova sulla sommità del Balmenhorn poi si trasferirà con canoa e bicicletta in Liguria dove, nello specchio d’acqua davanti a San Fruttuoso  scenderà fino al celebre Cristo degli abissi. L’obiettivo del progetto è «promuovere la mobilità sostenibile, attraverso la collaborazione e la sussidiarietà nelle varie discipline, dimostrando che i limiti di ognuno di noi sono solo mentali – spiega Genoni – e che la possibilità di un mondo più sostenibile è alla portata di tutti».

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