A Milano sta diventando anche un caso politico, con il consigliere del Pdl Pietro Tatarella che annuncia battaglia a Palazzo Marino. Ma questo è un altro discorso. Ciò che dispiace è che la “Green Race”, una corsa fantastica che era diventata il fiore all’occhiello e il simbolo del recupero ambientale e culturale di un posto magico come il Parco delle Cave  nel quartiere milanese di Baggio quest’anno non si correrà. E se fa sempre tristezza una gara che sparisce,  per la Green Race il discorso vale doppio e anche di più. Si perchè questa è semèpre stata una corsa speciale. Sia per il luogo dove si svolgeva, un parco metropolitano vero  con spazi agricoli, cave, coltivazioni e oasi naturalistiche impensabili nel cuore di Milano. Come a new York con Central Park tanto per capirci.   Sia perchè ha sempre rappresentato il riscatto dei residenti di  un quartiere che per bonificare quel parco da malavita e spaccio hanno rischiato in proprio. Una battaglia durata anni e alla fine vinta che ha reso alla città una meraviglia ambientale  diventata un vero e proprio patriomonio a disposizione di tutti. La Green Race era una delle testionianze di come erano cambiate le cose,  della caparbietà dei residenti contro balordi e malaffare. Infine  la Green Race che non si corre è un peccato anche dal punto di vista tecnico: dieci chilometri con saliscendi e sterrati  in una città come Milano dove li trovi più. Ma tant’è. La settima edizione della prima Eco-running milanese va in archivio ancor prima di nascere.  Gli organizzatori piegano che  non ci sono le condizioni organizzative e finanziarie per coordinare e sostenere l’avvenimento. «Siamo estremamente soddisfatti – spiega   Gianluca Martinelli, presidente del Comitato Organizzatore della corsa – di aver inventato e portato al successoa Milano, in zona Baggio, questo progetto di Ecorunning che ha coniugato sport, movimento, educazione e rispetto ambientale. In questi anni migliaia di atleti e migliaia e migliaia di famiglie e bambini  hanno condiviso questa giornatadi festa in uno dei parchi più belli di Milano”. “Dispiace – prosegue Martinelli – che la società Amsa, dopo aver valorizzato, patrocinato e finanziato questo progetto fin dalla 1° edizione, quest’anno non abbia più avuto la volontà e le possibilità di proseguire il proprio sostegno a questa originale manifestazione divenuta in pochi anni una tradizione della città. Contiamo di poter riproporre questo avvenimento in futuro alla luce del desiderio della città di voler ospitare manifestazioni sportive,educative e di rispetto ambientale in vista di Expo 2015». E ci sperano un po’ tutti. Non solo chi corre.

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