C’è poco da scrivere sulla Deejay Ten che si corre domani. Basta dire che al via ci saranno oltre 15mila persone.  Ed è un dato incredibile pensando che questa è una gara nata quasi per scherzo nove anni fa. E Linus lo ripete ogni volta: «Ho pensato alla Deejay ten perchè volevo farmi un regalo di compleanno…”- Infatti all’inizio la partenza era sotto casa sua e il percorso quello dei suoi allenamenti. Ma finchè a rotrovarsi erano poco più di un migliao di appassionati si poteva fare. Ora, dopo la Stramilano, la Deejay ten è una delle gare più partecipate in circolazione.  Quest’anno gli organizzatori hanno dovuto chiudere in fretta e furia le iscrizioni:  “Non c’era più spazio, non c’era più fisicamente né una maglietta né un pettorale» ha spiegato Linus nella conferenza stampa di presentazione. E questo dà la misura del fenomeno della Deejay Ten che credo che sia l’unica corsa podistica che in questo periodo aumenti le iscrizioni e le edizioni visto che dopo Milano si corre anche Roma e Firenze. Sono più le gare che non si corrono che quelle che resistono ma la corsa di Linus “vola” sfidando crisi, critiche, malelingue e qualche incidente di pecorso.  E non vola solo perchè ci sono la Radio e  Deejay Chiama Italia. Certo sono un traino importante ma da sole non basterebbero. La Deejay ten vola perchè ha capito prima di tutti cosa stava diventando la corsa,  quali erano le potenzialità di quel pianeta e le ha intercettate. E’ diventata una corsa per tutti e la corsa di tutti. Non solo degli impallinati depilati, con le canotte inguardabili e i gps al polso da schiacchiare un centimetro dopo l’arrivo. Non solo di quelli duri e puri che la corsa è fatica, sofferenza e non ci sono compromessi. La Deejay ten è la voglia di provarci, di divertirsi, di stare in compagnia e del vada come vada. E’  il perfetto esempio di quanto sia democratica la corsa: partono tutti. Allenati, meno allenati, improbabili, fricchettoni, belli, brutti, grassi e magri.  E ci sono anche un sacco di belle fanciulle, il che non guasta . E vale  la strategia di  un mio caro amico che corre forte ma che in testa ha un’altra fissa: ” La deejay Ten?  Va corsa piano e in retrovia perchè lì si becca…”

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