Il challenge e’ finito. Viva il challenge. Gira e rigira la trovi la sfida perfetta. Tutto è filato liscio in una giornata calda ma non caldissima che ha portato sul lungomare di Rimini la folla delle grandi occasioni e che dovrebbe far riflettere gli amministratori delle città che si mettono di traverso quando si tratta di ospitare i grandi eventi sportivi. Rimini si fa in quattro per il Challenge bloccando strade e lungomare e lo sport ripaga riempiendo alberghi e ristoranti in un fine settimana che certo non è di quelli di alta stagione. Giornata perfetta per chi, come Domenico Passuello del Forhans team, ha tagliato il traguardo in 4 ore e 3 minuti a braccia alzate o come l’irlandese Eimear Mullan che ha fatto la stessa cosa tra le donne. Ma Onore ai vincitori e anche agli sconfitti che si sono battuti come leoni fino all’ultimo metro. E onore anche a chi non è arrivato al traguardo: Daniel Fontana che ha avuto problemi fisici nella frazione in bici, Alessandro Degasperi bloccato alla fine da una contrattura che lo terra’ fermo un po’ e Ivan Risti appiedato da un guasto meccanico. Giornata perfetta per la seconda edizione di un evento che è già diventato tradizione e che in questo week end ha vinto anche la sua scommessa col bel tempo. Lo scorso anno il meteo non era stato comprensivo ma in questi due giorni si è fatto perdonare: sole,caldo e un piacevole vento tiepido che hanno riempito le spiagge ma che ha fatto impazzire tutti nel tratto in bici. Novanta chilometri duri nonostante gli organizzatori li avessero ammorbiditi togliendo dal tracciato la salita di Monte Scudo. Novanta chilometri in cui molti ci hanno lasciato le gambe per poi pagare un conto salato nella mezza maratona. E’ finita con una candela di sette chilometri sul lungomare dalla rotonda del Grand hotel al bagno 85 dove c’era il giorno di boa. Un avanti indietro spesso crudele dove via via i visi dei triathleti diventavano più sofferenti. Acqua, tanta acqua, spugne, e getti che innaffiavano gli atleti durante i passaggi, sali e coca cola. Mancavano solo le piadine. Tra gli applausi di tanta gente, i cinque dei bambini e i complimenti dello speaker che al traguardo ha salutato tutti, ma proprio tutti, fino all’ultimo arrivato.E l’ultimo e’ stato kmun distinto signore di sessantasette anni che si è preso tutto il tempo che serviva ma non ha mollato di un centimetro. Questa mattina in riva al mare c’era sua moglie un po’ divertita ma anche un po’ preoccupata: “Davvero – diceva- non riesco a capire perché lo fa…”. Lei probabilmente no ma noi si.

Classifica
UOMINI
1. PASSUELLO DOMENICO M EL FORHANS TEAM 04:03:01.80
2. GIGLMAYR ANDREAS M EL AUT-AUSTRIA 04:07:34.40
3. NICHOLLS RITCHIE M EL GBR-GREAT BRITAIN 04:08
DONNE
1. MULLAN EIMEAR F EL IRL-IRELAND 04:33:09.00
2. DECKERS TINE F EL BEL-BELGIQUE 04:35:54.60
3. SAMMLER DANIELA F EL GER-GERMANY 04:38:33.30