Salvate il soldato Vincenzo che in questa stagione rischia di restare a piedi. E nel ciclismo che da qualche anno sta cercando di ritrovare una sua normalità ci manca solo questa.  Una decina di giorni fa  Nibali era salito sul palco dell’Ariston di Sanremo e, a Carlo Conti che cercava in tutti i modi di tiragli la volata perchè il siciliano è sicuramente più a suo agio su una bici in body che in smoking,  aveva detto come se fosse un’anteprima assoluta, che quest’anno tornerà a difendere la sua maglia gialla al Tour. E al pubblico del festival questo è sembrato uno scoop fantastico.  Quindi applausi dalla platea alla galleria. La cosa assurda è che Nibali al Tour rischia oggi di diventarlo davvero uno scoop. Purtroppo la vicenda doping che ha coinvolto l’Astana, la sua squadra, non è chiusa. Anzi. L’Uci,  l’Unione ciclistica internazionale, ha chiesto alla Commissione Licenze di esaminare nuovamente il caso e di chiedere all’organo l’esclusione dell’Astana dal World Tour. « Abbiamo esaminato il rapporto prodotto dall’Istituto di Scienze Motorie dell’Università di Losanna (ISSUL) sull’Astana Pro Team e la sua cultura anti-doping, le politiche, le strutture e i management systems. Il controllo era una delle condizioni per la registrazione della squadra nell’UCI World Tour 2015- spiega l’Uci in una nota-  E dopo un attento esame di questo ampio rapporto, siamo  fermamente convinto che contiene motivi convincenti per sottoporre la questione alla Commissione Licence e richiedere il ritiro della licenza all’Astana Astana Pro Team».  In buona sintesi ciò che dichairano i dirigenti Astana sulla lotta al doping , secondo l’Uci, non sarebbe poi fatto seguire dai fatti. Pochi mesi fa la concessione della licenza World Tour alla squadra kazaka di Vincenzo Nibali e Fabio Aru era stata in dubbio a causa dei casi doping che nel 2014 avevano coinvolto 2 corridori della formazione maggiore e 3 giovani del team Continental. Ma a inizio dicembre, era arrivato comunque il via libera. Ora sembra tutto complicarsi ancora. E il Tour si allontana di nuovo. Ma  lo stop sarebbe un bel danno anche per i colori azzurri. L’Astana infatti , pur essendo una squadra kazaka, ha nellle sue file ben 10 corridori italiani. Oltre a Nibali e Aru, ci sono infatti, Agnoli, Cataldo, Guardini, Malacarne, Rosa, Scarponi, Tiralongo e Vanotti. Un bel gruppo che quest’anno rischia di vedersi le corse in tv.