IMG_0168C’era anche Franco Bitossi stamattina nella sala delle Cerimonie del Comune di Livorno a presentare l’ Etrusca  Ciclostorica. L’uomo giusto al posto giusto. <Cuore Matto>  che  qui nel ’64 vinse un tappa memorabile nel 47mo Giro d’ Italia è il testimonial perfetto del ciclismo che fu. Del bianco e nero, delle telecronache di Adriano De Zan, delle fughe da lontano, degli sprint senza i treni. Dei testa a testa passati alla storia. E come dimenticare  quel 6 agosto 1972 al Mondiale di Gap, in Francia. Bitossi che parte a un chilometro e mezzo dal traguardo. Bitossi che sembra tenere tutti dietro. Bitossi che vola verso la maglia iridata. Bitossi che gli ultimi duecento metri non finiscono più. Bitossi che dà il colpo di reni. Bitossi fulminato sulla linea del traguardo da Marino Basso. “Sei un cane randagio…” poi però i due azzurri si abbracciano e il tempo cancella. Non del tutto. Con la beffa che “Cuore Matto”, che in carriera vinse più di duecento gare,  viene spesso ricordato per una sconfitta.  Ma era il ciclismo che fu. Il ciclismo eroico che ora torna di moda perchè le gare vintage sono sempre più frequentate. E ora tocca all’ Etrusca Ciclostorica che si correrà sabato 28 e domenica 29 marzo, da Livorno a Livorno con due percorsi: il primo verso Rosignano Marittimo e ritorno di 60 km, il secondo verso Bolgheri e ritorno di 150 km.  La Ciclostorica è organizzata dall’associazione sportiva All Sports di Ponsacco ed è anche la prima tappa del ’Giro d’Italia d’Epocà.  Tante le manifestazioni collaterali legate alla corsa per un weeek end dal sapore antico.  Si corre con maglie d’epoca, con bici d’epoca e con accessori d’epoca. Ma questo non c’era neanche bisogno di aaggiungerlo. Si corre con lo spirito di una volta: un po’ per nostalgia e un po’ per moda. E va bene così. http://www.letruscaciclostorica.it/it