E a una settimana da Kona tocca all’Expo.  E così dopo una finale senza azzurri, anche se più per un astruso sistema di  qualificazione che  per demeriti, l’Esposizione Universale offre la sua vetrina mondiale a tre dei nostri migliori  uomini  d’acciaio. Daniel Fontana e Alessandro De Gasperi il loro nome nella storia di questa sfida lo hanno già scritto. Ivan Risti sta “studiando”  per provarci. Domani sera  i tre cercheranno di spiegare a parole, ma non solo a parole, cosa significhi cimentarsi in un  Ironman, cosa significhi pensarlo, prepararlo e poi farlo con i suoi quasi 4chilometri di nuoto, i 180 chilometri in bicicletta e i 42 chilometri di corsa della maratona finale. Non a caso l’Ironman è diventato in questi anni un gara mito, una sfida epica che solletica le velleità e i sogni di tanti triatleti alla ricerca di una sfida più con se stessi che con gli  avversari, alla ricerca dei propri limiti per vedere fino a che punto a volte si può ancora alzare l’asticella.  In Piazza Beretta domani a cominciare dalle 17 si racconteranno un po’ tutte queste cose. Daniel Fontana, Alessandro Degasperi e Ivan Risti proveranno a spiegare quale sia la scintilla o quale la follia, come ci si avvicina,  come ci si prepara e cosa, al di la delle suggestioni, poi è davvero una gara cosi lunga e difficile. Ma sarà una giornata dedicata alle parole e anche allo sport e chi vorrà potrà anchea sfidare i campioni su un Elite Real Turbo Muin, simulatore di gara su bike che riproduce la durezza dei percorsi di strada. I vincitori  saranno premiati durante il consueto Aperitivo in Musica del venerdì, che seguirà il talk, alle ore 18, con i campioni, condotto Stefano Vegliani.  Un incontro in cui i tre campioni racconteranno se stessi, le loro vite e le loro imprese sportive da “persone normali:  “Ci chiamano Ironman ma i nostri sono muscoli normali-  scherza Ivan Risti, atleta del quale il Salumificio Fratelli Beretta è sponsor da diversi anni- attenzione, costanza, allenamento e sana alimentazione, e chiunque può superare i propri limiti, anche quelli che sembrano più distanti”.  I tre azzurri si sono cimentati sulla distanza dell’ Ironman dopo aver partecipato alle più importanti competizioni nazionali ed internazionali. Fontana, ex olimpico di Atene 2004 e Pechino 2008, è stato il primo italiano ad ottenere la vittoria in una competizione Ironman nel 2014, ad Ironman Los Cabos e ad oggi detiene la miglior prestazione Ironman italiana con il tempo di 8h05’48”.  Degasperi, ex nazionale Triathlon, nel 2012 ha vinto l’Ironman 70.3 di Zell Am See – Austria e quest’anno l’Ironman Lanzarote, divenendo uno dei tre italiani con Domenico Passuello che ha vinto a Taiwan  ad aver trionfato in una prova del circuito Ironman. Risti, infine, anch’egli ex nazionale di Thriatlon, ha ad oggi disputato tre competizioni Ironman conquistando due top 10 a Frtaleza i Brasile e a Vichy in Francia