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C’era una volta la faccia di Chirs Mc Cormack  a raccontare il Challenge di Rimini.  Le braccia conserte e  lo sguardo a scrutare il mare… Capitani coraggiosi e capitani in cerca di coraggio per nuotare contro le onde che  che sembra venirti addosso. Ed è sempre così, non solo la prima volta. Bisogna esserci per capire. Bisogna sentirlo l’odore del salmastro,  il rumore del vento che spinge un cielo nero come la pece ancora più in basso. Bisogna esserci per rendersi conto  come una foto possa raccontare uno stato d’animo, la concentrazione dei campioni, un respiro affannoso, la preoccupazione  dei meno esperti e lo sguardo quasi assente di chi vuole solo cominciare. Forse solo per togliersi un peso. Poi la corsa, i tuffi, la schiuma bianca e l’acqua che ribolle in un’agitarsi di braccia e di corpi che sembrano  un volo di rondini impazzite. Per cominciare a fare i conti con se stessi bracciata su bracciata,  fatica su fatica,  boa dopo boa. Tutto in una foto. Che vale più di mille racconti. L’immagine di Macca che scruta il mare resta un sigillo. Un pezzo di storia che nessuno cancella più.  Ma che continua. Perchè il Challenge diventato grande e Macca passa il testimone a Giulio Molinari nel racconto di una magia che è diventa un video che fa venire i brividi. L’appuntamento è per il 7 Maggio 2017 con la quinta edizione di una sfida, che per il prossimo anno aggiunge al proprio prestigio i crediti per la qualifica al mondiale half distance The Championship. Un’emozione che passa da un fotogramma all’altro, che racconta la Romagna che non non ti aspetti e la poesia di un amarcord senza nostalgie.