unnamedUn Atlante storico del ciclismo in Lombardia. Che racconta la bicicletta, la prima macchina per il trasporto delle persone che unì le città che nascevano alle campagne, che fu uno dei primi lussi, che diventò presto, prestissimo, passione sportiva. Un Atlante storico che è un percorso aperto e aggiornabile, con testi e immagini, capace di descrivere e di raccontare come è cambiato un territorio, la storia e dell’attualità del grande ciclismo agonistico lombardo. Che raccoglie un patrimonio culturale fatto di salite, strade musei, gare, campioni, gregari, sponsor, aziende, attività artigianali, testate giornalistiche, opere letterarie, narrazioni popolari e memorie condivise. Tutto insieme, tutto on line sul portale web www.lombardiabeniculturali.it con la ricerca del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, finanziata da Regione Lombardia in collaborazione con la Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo e con il Segretariato Regionale per la Lombardia del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Un lavoro di gruppo appena cominciato e che continuerà nel tempo perchè non tutto è stato studiato, mappato, raccolto per mettere insieme un mondo e una storia che da più di un secolo vede la Lombardia protagonista. Ma ora l’atlante c’è e il gruppo di ricerca del Politecnico di Milano potrà continuare a lavorare per completarlo e aggiornarlo. Un lavoro che parte dalla fine del secolo scorso per ricostruire il mosaico di un Novecento e degli albori di una evoluzione tecnologica del mezzo a pedali che ha portato alla diffusione della bicicletta per come la conosciamo oggi. Nel capoluogo lombardo, così come in Francia e in Belgio, sono i giornalisti e i grandi quotidiani dell’epoca a recepire la crescente passione popolare per le sfide tra ciclisti. Tullo Morgagni, Armando Cougnet e il quotidiano milanese La Gazzetta dello Sport sono le figure fondamentali per la nascita delle grandi corse italiane e lombarde. Nel 1905 viene organizzata la Milano-Sanremo e nel 1909 prende il via da Milano la prima edizione del Giro d’Italia sul modello del Tour de France inaugurato nel 1903. Tre corse che diventano subito e restano ancor oggi il palcoscenico per le sfide tra i migliori, tra i campioni, tra le squadre e gli sponsor. Ma non sono solo le corse a far la storia del ciclismo in Lombardia. Sono le strade, che chi pedala racconta nel cambiamento che è seguito con la crescita dei centri urbani, con le indutrie e con il traffico. Sono le salite come Gavia, Stelvio, Mortirolo, Ghisallo, Brinzio, Lissolo, Colle Brianza e il Muro di Sormano su cui è stata scritta la storia e l’epica di questo sport. Sono gli impianti come il Vigorelli, che oggi sta lentamente tornando, agli antichi fasti, come il Velodromo Luigi Ganna a a Varese o come quello di Mantova dedicato a Learco Guerra oggi parzialmente demolito.