Astori, se la Serie A donasse gli incassi per i defribillatori…

Il mondo del calcio renderà onore alla memoria di Davide Astori.  Domenica scorsa si è fermato ora si riprenderà a giocare come è giusto che sia. Però val la pena di  leggere con attenzione le parole dette poche ore dopo la sua morte dal professor Filippo Crea, direttore del Dipartimento scienze cardio-vascolari del Policlinico Gemelli: “Quello di Davide Astori è un caso di morte improvvisa che purtroppo può verificarsi anche in osservazione di tutte le procedure di controllo- aveva spiegato – Presumere di poter prevenire tutte le morti improvvise è ipocrita e improponibile. L’unica arma di prevenzione in questo caso, è costituita […]

  

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Van Aert, il campione che viene dal fango

«Pane, salame e pedalare, questo qui è uno che va lontano…»,  Ernesto  Colnago  capisce al volo quando la stoffa è buona. E un paio di anni fa a Cambiago, festeggiando il fresco mondiale di ciclocross che Wout Van Aert aveva vinto a Zolder con la sua bici e i suoi colori lo battezzò all’istante.  Poi di campionati del mondo ne sono arrivati altri due senza contare i titoli nazionali e le vittorie nel superprestige. Dalle sue parti nelle Fiandre, dove la bici è più sport nazionale del calcio, è gloria nazionale e lo fermano per strada: «Sì, da quando ho vinto il titolo […]

  

I cardiologi: “Astori? Morte improvvisa impossibile da prevedere”

Quello di Davide Astori sembra un caso di morte improvvisa che purtroppo può verificarsi anche in osservazione di tutte le procedure di controllo. “La medicina dello sport in Italia funziona in maniera eccellente ed è invidiata da molti Paesi. La messa a fuoco del cuore degli atleti è di alto profilo basata sull’elettrocardiogramma, sull’ecocardiogramma, sull’esame obiettivo accurato. Diciamo che in Italia una causa prevedibile di morte improvvisa è estremamente difficile che possa succedere. Però accade, come in questo caso, ci sono delle cause di morte improvvisa che non sono assolutamente prevedibili come l’infarto, una coronaria può essere sostanzialmente normale anche […]

  

Il fango magico delle Strade bianche

Tiesj Benoot ha vinto la dodicesima edizione delle Strade Bianche. E’ la sua prima vittoria da professionista e a 23 anni potrebbe anche essere un segno del destino. Da Siena a Siena, dalla Fortezza Medicea a Piazza del Campo, 184 chilometri per un arrivo in solitaria. Come una volta, come spesso succede in questa che è la classica del Nord più a Sud dell’Europa. Primo davanti a Romain Bardet e a Wout Van Aert, uno che ha già vinto tre tappe  al Tour e che quest’anno corre per arrivare in giallo a Parigi e un altro che è il campione del mondo […]

  

Il maltempo? Per chi corre non esiste

Il maltempo non esiste.  E così mentre il gelo siberiano non molla le temperature sono rigide  e nevica anche sulle spiagge. Sulla rete ferroviaria circola un treno su due quando va bene,  con  quelli ad alta velocità che viaggiano con ritardi da regionali per una legge del contrappasso che fa capire ai manager che si lamentano quando non hanno la connessione wifi cosa succede tutti i giorni ai pendolari. Un casino il maltempo. Perchè nella logica di mondo che va veloce costringe un po’ tutti a rallentare ed è uno sforzo culturale complicato accettare che i ritmi della nostra giornata […]

  

Cortina-Dobbiaco: una “bella fatica…”

La Cortina-Dobbiaco è una bella fatica. Anche se chiedere a chi l’ha corsa di raccontare com’è , come diceva la mia nonna “è un po’ come invitare un’oca a bere”.  C’è chi quei trenta chilometri li ha fatti in mountain bike o con gli sci da fondo e chi ( tantissimi) di corsa in una sfida che è forse più un viaggio, un’esperienza naturalistica tra i silenzi delle Tre cime Lavaredo. Trenta chilometri che sembra di essere dentro una cartolina. Cortina, Ospitale, il passo di Cimabanche e poi giù verso Carbonin, il lago di Landro e quello di Dobbiaco. Una gara tutta da godere perchè le Dolomiti ti lasciano senza […]

  

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