000-psc_9021_1508833394E’ un anno che corrono. I “maratoneti del papa” debuttarono ufficialmente a Roma l’anno scorso nella “mezza” della via Pacis la gara interreligiosa promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura, Dicastero della Santa Sede, in collaborazione con la Fidal . Da allora l’ “Athletica Vaticana”, la squadra di podisti del Vaticano nata con l’ok della segreteria di Stato, mette insieme sotto i colori della bandiera del Vaticano, monsignori, seminaristi ma anche laici. Da poche settimane anche due migranti. Ci sono il vigile del fuoco che ha prestato servizio ad Amatrice e il giornalista dell’Osservatore Romano che corre (quasi) una maratona al giorno per andare in redazione. Ci sono le guardie svizzere,  la restauratrice e il custode dei Musei vaticani, c’è chi porta ogni mattina il latte fresco della fattoria di Castel Gandolfo e chi si occupa di comunicazione, annona, biblioteca apostolica e archivio segreto. “Partecipano quasi tutti gli uffici ed enti sia del Governatorato sia della Curia romana…” aveva raccontato l’anno scorso a Radio Vaticana monsignor Melchor Sanchez de Toca Alameda, sottosegretario del Pontificio consiglio della cultura presentando la squadra. Da allora l’Athletica vaticana ha corso gare e macinato chilometri e domenica prossima sarà al via della 24ma edizione della Maratona di Roma che partirà (e arriverà) dai Fori Imperiali. Correranno per partecipare ma anche per arrivare tra i primi visto che tra loro ci sarà anche un top runner: la guardia svizzera Thierry Roch, 20 anni.  E proprio i podisti vaticani hanno organizzato alla vigilia della gara, sabato 7 aprile, la Messa internazionale del maratoneta che sarà celebrata alle 18 nella chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli in via Condotti, al centro di Roma . Ad officiare il rito i sacerdoti runner monsignor Melchor Sánchez de Toca e monsignor Andrea Palmieri, sottosegretario del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. A conclusione della Messa sarà recitata la “Preghiera del maratoneta” preparata e tradotta da Athletica Vaticana in 37 lingue: arabo e cinese ma anche etiope e swahili per i fortissimi keniani. Poi i maratoneti del Papa consegneranno simbolicamente la loro maglietta biancogialla con lo stemma pontificio a un’atleta d’eccezione: Sara Vargetto, una bambina di 9 anni con malattia rara invalidante autoimmune che lo scorso gennaio ha partecipato con il pettorale numero uno alla Corsa di Miguel.