mar1L’anno che finisce e il nuovo che arriva generalmente sono tempo di bilanci e nuovi propositi. Molti fissano in queste ore la data per smettere di fumare, altri quella per cominciare a fare sport, quasi sempre per cominciare a correre. Forse perchè credono sia la pratica più semplice, la più intuitiva e naturale. Si dice che bastino un paio di scarpe, no?  Non è vero per niente, la corsa non è una disciplina facile. Sembra una contraddizione ma la sua semplicità è estremamente complessa. Intanto tecnica. E’ vero, mettere un piede davanti all’altro è ciò che tutti fanno da quando smettono di gattonare,  pratica naturale comune a  quasi tutti i mammiferi. Ma per avere una corsa che rende ci si deve allenare, si deve imparare a far rollare la suola della scarpa, a non appoggiare il piede piatto-piatto, a fare quello che i tecnici chiamano skip, a spingere su ogni passo, a non pesare troppo sui quadricipiti quando s’impatta il terreno, a spingere con le braccia, a reggere la fatica con addominali e  dorsali, a non sedersi… Insomma bisogna applicarsi. E anche la testa va messa a posto nel senso che per correre bisogna cancellare i cattivi pensieri, non farsi  sconti, non cercare alibi perchè non sempre si ha voglia e non sempre il cielo è blu, il clima è mite e il sole ci bacia in fronte. Cominciare è facile  ma poi quanti continuano? Quanti dopo i primi dolori mollano il colpo? Per sintonizzarsi sulla fatica serve sempre un po’ di tempo, diciamo mesi, dopodichè sembrerebbe fatta. E invece no. Perchè quando ci si appassiona, quando dopo i 10 chilometri arrivano una mezza e magari una maratona c’è un altro scatto ancora. E poi un altro, non finiscono mai purtroppo (o per fortuna). Così si comincia a pensare di limare di qualche minuto, a migliorare la propria prestazione sui diecimila e dopo dieci, venti, trenta maratone, dopo New York, Berlino o capo Nord si cerca ancora qualcos’altro, magari un deserto, magari un trail, magari una cento chilometri, magari  una sfida in montagna . Non è semplice accontentarsi. Così dopo aver corso, faticato, sudato per cominciare, resistere e finire, si corre e si fatica e si suda per migliorare. E un gorgo da cui non si esce più. Correre è facile, ma non facilissimo..