Che ci fa un’auto nel bel mezzo del Giro di Lombardia? Che poi la cosa assurda è che succede quasi ogni giorno perchè molta gente guida ma nel frattempo telefona, chiacchiera, manda e-mail, mangia, beve e si fa i fatti suoi… Fa di tutto fuorchè rendersi conto che intorno a sè ha un mondo che va su altre auto, in moto, che cammina, che pedala e che magari sta correndo una gara ciclistica tra le più importanti al mondo.  Così l’auto che hai davanti all’improvviso svolta, ovviamente senza freccia, la strada si stringe sempre di più, provi a frenare ma poi ci finisci addosso. E preghi che tutto vada il meglio possibile o il meno peggio.  Ieri, negli ultimi chilometri di un drammatico Giro di Lombardia, il tedesco della della Bora-Hansgrohe Maximilian Schachmann  è stato investito da una donna alla guida di un suv entrato incredibilmente nel percorso di gara e , dopo essere arrivato al traguardo dolorante, è finito all’ospedale dove i medici gli hanno diagnosticato la frattura di una clavicola. E’ brutto dirlo ma gli andata bene perchè era in un tratto di discesa e l’impatto è stato violento. Ora, al di là dell’idiozia e dell’incoscienza della signora che nel bel mezzo di una gara ciclistica ha pensato bene invadere il percorso, c’è da capire come abbia potuto farlo. In quel momento la gara era in pieno svolgimento e Schachmann era in settima posizione e non nella parte finale del gruppo che, comunque,  nulla toglierebbe alla gravità di ciò che è successo.  Un incidente inquietante su cui stanno indagando le forze dell’ordine,  che ha subito innescato un’indagine dell’Unione ciclistica Internazionale e che è arrivato dopo il tagico volo in un dirupo di Remco Evenepoel che ha tenuto tutti col fiato sospeso. Il ventenne belga della  Deceuninck-Quick Styep, che nella caduta si è fratturato il bacino ed ha riportato forti contusioni ad un polmone e ad una gamba è ancora ricoverato al Sant’Anna di Como in condizioni stabili e domani rientrerà con un volo in Belgio.