“C’è un grande voglia di ricominciare, un gran desiderio di normalità e il Challenge Riccione  quest’anno vuole essere proprio questo…” . Il “race director” Alessandro Alessandri ha chiaro in mente cosa significhi di questi tempi mettere in piedi un evento sportivo internazionale da oltre mille atleti. Sa bene che non è solo una una prova del nove per il triathlon che riparte e  cerca di riorganizzarsi tra protocolli, distanziamenti e bolle ma che è soprattutto un segnale di ripartenza per tutti gli eventi di una regione che proverà a vivere un’estate il più possibile normale.  L’assessore romagnolo al turismo e ai grandi eventi Stefano Caldari l’ha definito “la pietra miliare  che farà da apripista a tutte le manifestazioni dei prossimi mesi a Riccione” che è un’ investitura, se mai ce ne fosse stato bisogno, ma anche una bella responsabilità . Domani e domenica quindi occhi puntati sul Challenge che, oltre ad essere la solita festa per il popolo del triathlon che non vedeva l’ora di rimettersi un pettorale, sarà una sfida di grande valore tecnico con al via alcuni tra i migliori specialisti mondiali sulla distanza 70.3 ( 1,9 km di nuoto, 80 in bici e  21 di corsa). “Si è così – spiega Alessandri– il fatto che con la pandemia non si siano corse tantissime gare quest’anno ci ha permesso avere una starting list importante unita al fatto che il Challenge a Riccione da sempre ha una tradizione di grandi atleti al via”. E così domenica, sul percorso delle passate edizioni confermato quasi in toto che vede una impegnativa frazione ciclistica verso San Marino con la salita verso il Castello di Faetano e una frazione di corsa su quattro giri con il suggestivo passaggio in viale Ceccarini, a darsi battaglia ci saranno ben 45 atleti professionisti. Gli azzurri Giulio Molinari, Mattia Ceccarelli, Domenico Passuello, Matteo Fontana e Gregory Barnaby  proveranno rendere la vita difficile al favorito, il tedesco Sebastian Kienle, che viene da un anno di stop per un infortunio a un tendine, ma che è già  stato campione del mondo su questa distanza e vincitore nel 2014 del mondiale sulla distanza Ironman a Kona.  Tra le donne attesa per le tedesche Laura Zimmermann e Carolin Lehrierder e per le azzurre Marta Bernardi e Ilaria Zane che è al debutto su questa distanza. “Comunque vada sarà un successo…” si diceva anni fa per un’edizione del Festival di Sanremo ma  a maggior ragione vale anche qui a Riccione in questo fine settimana di sport che pare davvero una bella boccata di ossigeno per lo sport ma non solo per lo sport: ” Lo scorso anno il Challenge non si è disputato perchè non c’erano le condizioni- spiega Alessandri– quindi ripartire ora ha un significato ancora più importante. Lo vogliamo noi ma lo hanno voluto un po’ tutti . E la prova è nel fatto che abbiamo presentato i protocolli di sicurezza elaborati dalla nostra Federazione e sono stati accettati di buon grado. Con tanti sacrifici e rispettando tutte le necessarie restrizioni che, soprattutto per chi veniva dall’estero ci ha impedito di accettare oltre 200 atleti, siamo riusciti ad organizzare una gara importante ma anche in piena sicurezza e questo è un altro motivo di soddisfazione”.  Si ricomincia dunque. E si ricomincia dal Challenge Riccione che è un bel biglietto da visita per l’estate che verrà. E non solo per i il triathlon.