Chris Froome che torna al Tour. Che dopo lo schianto di un anno e mezzo fa al Delfinato dove ha rischiato la pelle si rimette in piedi e riparte. Chris Froome che alla prima tappa di un Tour dove non corre da capitano, che non vincerà ma che in realtà ha già vinto, va di nuovo in terra è una immagine che si vorrebbe cancellare. Froome cade ma si rialza ancora. Si può dire tutto di Chris Froome e si è detto tutto, compresi i sospetti, ma un atleta che vince quattro Tour e vince un GIto come l’ha vinto lui non si può discutere. “L’età è uno stato mentale e io mi sento relativamente giovane nel ciclismo perché ho cominciato solo un po’ più tardi di altri…” aveva detto qualche tempo fa..  Dà “distrattamente” un’occhiata alla sua carta di identità e passa oltre perchè c’è sempre un tempo per ricominciare. Così è tornato in un nuovo team, la Israel Start Up Nation. Il campione britannico, che quattro anni era stato convocato a corte da Sua altezza la regina Elisabetta che gli aveva conferito per  meriti ciclistici l’onorificenza dell’Ordine dell’Impero Britannico, ha ripreso a corerre dopo un calvario, dopo sacrifici enormi, dopo un lungo programma di riabilitazione . «La cosa più semplice era fermarsi -spiegava in una intervista di qualche tempo fa-  ma non volevo finire la mia carriera per una caduta. Così quando ho saputo che avrei potuto recuperare completamente ho deciso che ci avrei provato…”. Lo scorso anno era tornato alle gare ma la stagione che farà capire al “keniano” cosa è ancora in grado di fare ai livelli che gli competono sarà questa che arriva. Si riparte dalla Israel Start Up Nation, la squadra voluta dal magnate Sylvan Adams  che sbarca nel ciclismo che conta con  la missione di far conoscere e far crescere  il ciclismo in un Paese dove,  non a caso, dal nulla a Tel Aviv è stato creato un  modernissimo velodromo. La sfida è portare campioni, ciclismo e soprattutto turismo in un Paese che proprio grazie a questa nuova avventura si farà conoscere nel mondo, i tutti quei Paesi che si collegheranno con i grandi giri e con tutte le grandi corse del World Tour. Froome sarà il biglietto da visita. Sarà il pioniere di una nuova sfida che non è solo la sua. E i pionieri non hanno età.