18Apr 23
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C’è un ciclismo che mi piace di più… E il ciclismo che mi piace di più non ha gabbie, griglie e non ci prova neanche più a fermare il tempo. Niente classifica. Si arriva quando si arriva ed è il tempo giusto. Il ciclismo che mi piace di più parte alla francese, con nonchalance, con la calma di chi ha gambe per andare lontano e con la voglia di godersi ogni attimo di fatica. Che è sempre la stessa. Il ciclismo che mi piace di più passa da strade silenziose, zitte, sterrate, passa dove molti non hanno il coraggio di andare, dove […]
il blog di Antonio Ruzzo © 2024
17Apr 23
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La salita che porta al Museo del Ghisallo, fatta da Bellagio, è quasi un pellegrinaggio per i ciclisti: tutti, senza distinzione. Anche per un campione del mondo, per l’ultimo campione del mondo che l’Italia ricordi con quel fantastico «assolo» quindici anni fa, tre chilometri da Piazza Montegrappa al centro di Varese. Alessandro Ballan, 44 anni di Castefranco Veneto, sembra non aver mai smesso di pedalare a giudicare da quanto è «tirato». Pochi gironi fa al Museo del Ghisallo, in occasione di un test organizzato da Garmin per la presentazione dei nuovi ciclocomputer a ricarica solare, ci è salito in bici […]
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16Apr 23
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Nel 1973 a vincere per distacco la Amstel Gold Race, 238 chilometri da Heerlen a Meerssen fu un certo Eddy Merckx. “Il cannibale” rifilo più di tre minuti al suo connazionale Frans Veerbeck a significare che, come spesso accadeva, non ci fu storia. Chi ama le cifre tonde farà due più due perchè oggi a dominare è stato Tadej Pogacar che ha vinto la 57ma edizione che apre il trittico delle Ardenne. Qualcosa rispetto a mezzo secolo fa è cambiato: i chilometri dono diventati 253, si parte Maastricht e si arriva a Valkenburg ma la sostanza è la stessa. Non […]
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15Apr 23
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Appuntamento tra cinque anni, nel 2028 a Los Angeles. Dall’ Inferno al Paradiso olimpico perchè la Ocr, obstacle course race, entrerà tra le discipline dei Giochi come quinta prova del pentathlon moderno. La decisione ufficiale del Cio è attesa per giugno ma pare cosa fatta e per la corsa ad ostacoli che si aggiunge alla scherma, al nuoto, alla corsa e al tiro a segno è un traguardo prestigioso che porta questa sfida, nata anni fa per gioco nel Regno Unito, nel “salotto” più esclusivo dello sport mondiale. “Inferno Mud”, la prima gara nella storia della […]
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14Apr 23
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Giri da Bellagio, ti avvii verso le prime rampe del Ghisallo e il ciclocomputer ti avvisa che stai per arrampicarti verso un pezzo di storia del ciclismo. In realtà non dice proprio così, però ti informa, con tanto di grafici per chi ha la lucidità di sfogliare le pagine digitali che sono caricate sullo schermo, che il tratto più duro é all’inizio, che i primi 2 chilometri e mezzo hanno pendenze fino al 14 per cento, che i successivi 3 scendono all’8 e al 9, che poi la strada spiana fino al centro abitato di Civenna, che poi c’è una […]
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13Apr 23
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Quanto è in che modo e’ giusto spingere o insistere perché i figli facciano sport, studino, si impegnino in una attività che li appassioni? E chi decide a cosa devono appassionarsi? A ciò che vorremmo noi? Ai nostri sogni o a ciò che noi avremmo voluto fare e non ci è riuscito. Tanti dubbi. Così, giusto per dare un contributo, andrebbe letto un testo di Natalia Ginzburg, scrittrice di primo piano del nostro Novecento di cui si possono più o meno condividere gli scritti, ma qui la politica non c’entra. Lo scritto riguarda nello specifico la scuola, ma è ovvio […]
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12Apr 23
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Tanto per fugare i dubbi va detto subito che le olimpiadi invernali di Milano Cortina nel 2026 si faranno come da programma e saranno sicuramente un grande successo. Ma il punto è anche un altro perchè, ai grandi eventi, dipende anche come ci si arriva. E i Giochi invernali lombardo-veneti hanno imboccato ormai da tempo una via travagliata, figlia delle logiche di convenienza politica che segnano quasi tutto ciò che accade in questo Paese. la priorità non sono i Giochi , prima vengono il consenso, l’opportunismo politico, le logiche di squadra (sempre politica), le ideologie, le simpatie e le antipatie […]
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11Apr 23
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Domenica scorsa, dopo aver corso la Roubaix ed essersi piazzato 128mo, l’australiano della Ineos Cameron Wurf è tornato in albergo, si è messo le scarpe da running e ha corso una mezza maratona. Tanto per gradire…Non ne aveva evidentemente abbastanza. Non erano bastati gli oltre 260 chilometri appena pedalati, non erano bastate le “pietre”, non era bastato essere rimasto in sella per oltre sei ore così’, come aveva fatto qualche settimana fa il suo collega Wout Van Aert che dopo la Milano-Sanremo per sgranchirsi le gambe aveva corso una decina di chilometri sulla ciclabile dei Fiori e come fa spesso anche […]
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10Apr 23
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Si dice che la fretta sia pessima consigliera e Michele Sarzilla, uno dei più forti atleti azzurri del triathlon, lo sa benissimo visto che, prima di entrare stabilmente nella «top 20» mondiale, per tanti anni ha fatto altra vita ed altri sport. Qualche sera fa, nella sede della Confcommercio a Palazzo Castiglioni, è stato premiato nel Galà della Fitri (la Federazione italiana triathlon) come miglior atleta della stagione scorsa. Non male. Anche se nel triathlon che conta ci è arrivato tardi e poco importa perchè poi in bacheca ha messo una serie di titoli tricolori sulla distanza olimpica, nel duathlon e […]
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09Apr 23
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“Filippo Ganna solo sesto…”. Chi fa i titoli in queste ore non si rende conto forse di cosa sia correre una Parigi- Roubaix ad oltre 46 all’ora di media. Non si rende conto di cosa sia quel fenomeno di Mathieu van der Poel ma anche quel fenomeno di Wout Van Aert e , oggi, quel fenomeno di Jasper Philipsen. Quindi il “solo” sesto andrebbe rivisto nella sostanza considerando che per l’azzurro è stata un Roubaix corsa tra i protagonisti fino ad una quindicina di chilometri dalla fine quando la corsa è esplosa, quando Van Der Poel ha acceso il turbo […]
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08Apr 23
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Le pietre contano: 256 chilometri e 600metri di pietre e asfalto, da Compiègne, a nord-nord-est di Parigi, al Velodromo di Roubaix. Una pietra dopo l’altra, infide, bagnate, a schiena d’asino cioè più alte e sconnesse nel mezzo per scivolare sui lati e sparire ai bordi dove spesso si può pedalare ma non sempre, perchè tra pubblico e transenne lo spazio non c’è e il rischio di agganciarsi a qualcosa o qualcuno è troppo alto. Una pietra dopo l’altra, più lontane che vicine, a volte con l’erba in mezzo che rende tutto ancora più complicato tant’è […]
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07Apr 23
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Impianti, stadi, piste di pattinaggio, grandi investimenti, cantieri e progetti che proiettano Milano (e Cortina) verso i prossimi Giochi invernali del 2026 che, come scommettono un po’ tutti, saranno una vetrina formidabile agli occhi del mondo ma soprattutto un successo. Ovviamente sarà così ma il presente fa i conti con una realtà un po’diversa e parecchio più complicata. Non è tutto oro ciò che riluce: «No, infatti non lo è e un dibattito che ruota solo intorno agli impianti, alle strutture e a ciò che si deve costruire materialmente è limitante- spiega il professor Franco Ascani, membro italiano della commissione […]
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