Undici medaglie: i due ori  di Filippo Ganna e Lorenzo Milesi, quattro argenti e cinque bronzi. Dopo 11 giorni di gare l’Italia chiude il suo Mondiale di Glasgow con la tredicesima posizione del medagliere che ha visto il dominio assoluto della nazionale inglese con 56 medaglie (23 ori, 12 argenti e 21 bronzi). «Il  ciclismo italiano è abituato ad essere nelle parti alte del medagliere e senza dubbio mancano all’appello diverse medaglie vista l’incredibile collezione di quarti posto e piazzamenti – spiega facendo un bilancio il presidente della Fci Cordiano Dagnoni- Le cause sono diverse, alcune contingenti, come un programma che ha penalizzato alcuni nostri atleti impegnati su pista e che potevano anche essere utili nella prova in linea. Paghiamo anche una stagione intensa e sfortunata, penso soprattutto al settore femminile di strada e pista».  Glasgow è quindi alle spalle e ora si guarda verso Parigi, verso i Giochi del prossimo anno: “Sono stati Mondiali particolari dal punto di vista logistico e con un programma intenso- spiega Dagnoni- che hanno richiesto un impegno maggiore da parte di tutti. Per questo voglio ringraziare atleti, tecnici e staff e fare loro i complimenti per come li hanno affrontati».  Le olimpiadi  diventano il nuovo obiettivo anche se, proprio guardando al futuro e alla crescita del movimento ciclistico italiano, il numero uno del ciclismo italiano fa notare che la cronica mancanza di impianti nel nostro Paese non è un problema da sottovalutare: ” E’ una battaglia che portiamo avanti da tempo e che ci spinge a rinnovare il nostro appello alle istituzioni affinché si possa trovare velocemente una soluzione soprattutto per quelle strutture come Montichiari e Spresiano che potrebbero essere messe a disposizione delle società in tempi brevi- precisa-  Ricordo che gli impianti, non solo quelli per la pista ma anche per il BMX e il fuoristrada, permettono la preparazione dell’alto livello e sono strategici per la pratica di base, l’unica in grado di garantire un ricambio nel tempo. I Mondiali di fine quadriennio hanno valore soprattutto guardando ai Giochi e noi stiamo lavorando per farci trovare pronti. Abbiamo talenti indiscussi come Ganna, Balsamo, Longo Borghini, Milan, Fidanza, Consonni, Viviani, solo per citarne alcuni. E giovani di grandi speranze come Milesi, Bianchi, Predomo, Avondetto, Paccagnella e i ragazzi del BMX  che stanno crescendo rapidamente. Anche il settore paralimpico si è confermato tra i primi al mondo e anche sulla pista paralimpica stiamo facendo rapidi progressi grazie al lavoro svolto con i tandem. Per questo dico che sono fiducioso per il futuro…”