L’incubo di Egan Bernal: cade in gara in Andalusia e si frattura la clavicola
E’ un incubo infinito quello di Egan Bernal. Il campione colombiano cade a Ubeda in Andalusia e si frattura un clavicola. Ed è una di quelle notizie che non si vorrebbero mai leggere. Chi corre in bici con le cadute ci fa di conto. Ma arriva un momento in cui magari si illude di essere a credito, di aver già pagato un conto pesante, pesantissimo e allora quando ricapita si fa fatica ad accettarlo. Sembra proprio che la sfortuna si stia accanendo il ventottenne della Ineos vincitore del Tour nel 2019 e del Giro nel 2021. Oggi nella “Clasica Jaen Paraiso vinta dal suo compagno di squadra Michal Kwiatkowski a cui ha dato una mano fondamentale, nelle fasi finali è rimasto convolto in una caduta con un’altra decina di corridori e si è capito subito che non si trattava solo di qualche botta. “E’ stato ricoverato nell’ospedale locale ed il medico della nostra squadra è con lui- fa sapere in un nota la Ineos- Vi saranno aggiornamenti a tempo debito». Non ci voleva proprio. E per Bernal ancor di più visto ciò che ha passato in questi ultimi anni. Il 24 gennaio del 2022 mentre si stava allenando sulle strade del suo Paese con Richard Carapaz, Brandon Rivera e Andrey Amador era è finito contro un autobus di linea che si era fermato per far scendere un passeggero. Un impatto violento, apparso subito grave, anche se il campione colombiano non aveva mai perso conoscenza, che lo aveva portato d’urgenza nella sala operatoria della clinica Universidad de La Sabana a Nord di Bogotà per una serie di interventi alla colonna vertebrale e poi per 72 ore in terapia intensiva con una ventina di fratture. Un incidente che sembrava aver messo fino per sempre alla sua carriera. ma non aveva mollato. Era cominciato un difficile periodo di riabilitazione e per fortuna aveva bruciato le tappe, tornando in bici già a marzo e l’anno dopo in gara. Stagioni difficili, lontane da quelle che ce lo avevano consegnato splendido protagonista sulle montagne di Giro e Tour. Quest’anno però la stagione sembrava cominciata con altre speranze soprattutto dopo che, poco più di una settimana fa, il campione colombiano a Bucaramanga era tornato a vincere il titolo nazionale su strada e anche quello a cronometro, non una sua specialità tra l’altro. Una vittoria , dopo 1348 giorni di buio che aveva tutto il sapore del riscatto, capace di portarlo definitivamente fuori da un tunnel di sfortune e sofferenze lungo quasi quattro anni. Ed ora il nuovo stop.