“Quell’attrezzo infernale è stato inventato dal diavolo e ci porterà via i fedeli…» scriveva allarmato il parroco di Tombolo al vescovo di Padova tanti anni fa. Un mondo fa. Perché con quell’attrezzo infernale gli italiani cominciavano a muoversi, cominciavano a scoprire le città e a confondere i dialetti. Così la bici diventò il mezzo per scoprire, conoscersi, lavorare. L’oggetto dei desideri di un’Italia magicamente raccontata da Vittorio De sica in «Ladri di biciclette» e che, chi poteva permettersela, custodiva nei piani più alti delle case per non farsela rubare. Come oggi d’altronde… «È stata la vera rivoluzione industriale del nostro […]