22Apr 22
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Pubblichiamo una nuova analisi dell’esperto di comunicazione Fabrizio Amadori sulla guerra tra Russia e Ucraina. «Oggi si vedono soprattutto due potenze darsi da fare per sostenere l’Ucraina. Una sono gli Stati Uniti e l’altra è il Regno Unito. Entrambe tali potenze hanno fornito armi di difesa a Kiev e sono pronte a spingersi oltre, a fornire anche armi di offesa, con buona pace di chi sostiene che dato che l’Ucraina è destinata a perdere tanto vale che lo faccia subito così da evitare ulteriori, inutilissimi spargimenti di sangue, anche se a dettare le condizioni di pace fossero gli invasori […]
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02Apr 22
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Pubblichiamo un’analisi dell’esperto di comunicazione Fabrizio Amadori su due personaggi mediaticamente sotto i riflettori per via dei loro commenti sul conflitto russo-ucraino. «Il professor Alessandro Orsini dice cose da manuale, nulla che non si possa trovare nei testi insomma, ma lo esprime con trasporto, pathos. Non è una persona facilmente incasellabile, sembra aggressivo e presuntuoso, ma poi pare che sia una sorta di autodifesa, la sua. È come se celasse la parte più delicata, quella del francescano mancato, con quella più arrembante del sociologo accademico e militante. Chi lo guarda da casa non vede una persona sicura di sé, […]
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24Feb 22
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Pubblichiamo un’analisi sul conflitto russo-ucraino dell’esperto di comunicazione Fabrizio Amadori. «È da tempo che il cosiddetto “zar” cerca di riprendere il controllo delle ex repubbliche sovietiche, ed in particolare dell’Ucraina che, schiacciata come è tra Russia e Europa, occupa una posizione strategica sia verso Mosca che verso l’Occidente. Il primo problema tra Russia e Ucraina nasce dalla questione del Donbass ma anche, ripeto, da quello che Kiev vuol diventare, ossia un membro della Nato. Certo, questo metterebbe a rischio alcuni equilibri, ma esiste una gerarchia tra le ragioni difendibili a livello internazionale, e la principale, io credo, è che uno […]
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28Set 21
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Questo post nasce da un commento su Twitter che potete leggere nello screenshot qui sotto. Si tratta di una frase estrapolata dal discorso del premier Mario Draghi in occasione della commemorazione di Beniamino Andreatta, esponente della sinistra democristiana, creatore dell’Ulivo (l’antesignano dell’attuale Partito Democratico) e da ministro del Tesoro, fautore nel 1981 del divorzio tra la Banca d’Italia e Via XX Settembre attraverso una lettera inviata all’allora governatore Carlo Azeglio Ciampi. Fino a 40 anni fa, infatti, Palazzo Koch comperava senza nessun limite il debito dello Stato, rimasto invenduto, garantendo il deficit. Da quel momento in poi, invece, è stato […]
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17Nov 17
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Navigando per il web (trawling the Internet, direbbero gli inglesi) mi sono imbattuto in una notizia che, per motivi personali, mi era sfuggita anche se di notevole rilevanza: il premio Nobel 2017 per l’economia è stato assegnato a Richard Thaler dell’Università di Chicago. È un riconoscimento a uno studioso eterodosso nel tempio del liberalismo economico. Thaler è, infatti, un discepolo del Nobel 2002, Daniel Kahneman, pioniere della finanza comportamentale. Devo ammettere una doppia ignoranza. Da filosofo pensavo che le teorie di John Watson, fondatore del comportamentismo, fossero confinate nella ridotta della pedagogia o, tutt’al più, del marketing. Lo psicologo statunitense […]
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20Mar 17
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In questo post, a dispetto del titolo, non si parlerà di Luigi XIV, meglio noto come il «Re Sole», incarnazione dell’assolutismo monarchico ancien régime. Parleremo dell’assai più prosaico Roberto Napoletano, direttore del Sole 24 Ore in aspettativa non pagata per i prossimi sei mesi e indagato dalla Procura di Milano per false comunicazioni sociali in quanto ritenuto «manager di fatto» del gruppo editoriale che fa capo a Confindustria. Poiché i lettori del Giornale conoscono bene la storia in quanto fedelmente raccontata dal capo redattore dell’Economia, Marcello Zacché, non è necessario aggiungere molto altro se non il fatto che da sei anni le […]
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