Alla luce delle numerose richieste rispetto all’intervento sui menisco,  ho interpellato nuovamente il dottor Bait per capire come sia possibile intervenire, oggi, per risolvere problemi articolari del ginocchio, legati alla degenerazione meniscale, fenomeno spesso incentivato da sovrappeso e da scarso tono muscolare, se non addirittura all’assenza completa del “cuscinetto ammortizzatore” perché rimosso in precedenza. Come spiega, infatti, il dottor Bait Specialista in Ortopedia e Traumatologia, “I menischi sono strutture soggette a lesioni traumatiche, ma anche a una degenerazione legata all’età o a difetti biomeccanici dell’articolazione. Le protesi meniscali rappresentano, di certo, una possibile soluzione per risolvere difficoltà articolari invalidanti. Rispetto a qualche anno fa, quando ancora venivano inserite le prime protesi meniscali con risultati poco esaltanti, oggi gli interventi pianificati, prevedono l’utilizzo di protesi meniscali quasi “su misura” del ginocchio del paziente. Ovviamente, non siamo tutti uguali e la personalizzazione della protesi meniscale è il primo passo per ottimizzare il risultato di un intervento, spesso necessario. Anche l’operazione, non è più così invasiva come in passato: “L’impianto della protesi meniscale avviene in artroscopia, attraverso una piccola incisione. Stiamo ottenendo degli ottimi risultati su pazienti, ovviamente, con problematiche gravi. Oltretutto, dopo questo intervento di protesizzazione, è prevista una riabilitazione abbastanza veloce. Saranno sufficienti alcune settimane per abituare il ginocchio alla nuova struttura ammortizzante. Occorre precisare che, se tendenzialmente si procede su pazienti di una certa età, 40-60 anni è il range ottimale, è possibile utilizzare trapianti meniscali “da donatore” soprattutto su pazienti giovani, ove il menisco è stato asportato in maniera completa determinando inevitabilmente un’evoluzione degenerativa dell’articolazione”. Ad ogni modo, è sempre l’ortopedico che consiglia o meno l’intervento di protesizzazione meniscale. “Senza menisco le superfici delle articolazioni di tibia e femore finiscono inevitabilmente con lo sfregare l’una contro l’altra, usurandosi e dando il via all’artrosi“. Spesso, dunque, diventa un intervento necessario.

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