Ci ho ripensato. Ieri parlando con Giovanni Terzi, da maratoneta a maratoneta più che da giornalista ad assessore, ci siamo detti che se i diecimila atleti che  il 10 aprile saranno al via della Milano City marathon vorranno correre senza far la guerra agli automobilisti milanesi incazzati come sempre, dovranno alzare la voce. Dovranno chiedere al sindaco Moratti di firmare quell’ordinanza che aggiunga una domenica ecologica alle due già sperimentate a dicembre. Allora c’erano tutti i motivi per firmarla. C’era  l’emergenza smog, c’erano le polveri alle stelle, c’era il pm10 oltre i limiti e quindi erano giustificate. Il 10 aprile chi lo sa… Però sono andato a vedermi i dati dell’ Arpa, l’agenzia dell’ambiente, che tiene sotto controllo l’inquinamento in Lombardia, e mi sono reso conto che in queste ultime settimane la situazione è lievemente migliorata grazie alla neve e alle piogge, ma resta critica. E, se non ci saranno miracoli meteorologici, credo che le stesse condizioni le troveremo il 10 di aprile. E allora mi chiedo: ma perchè bisogna alzare la voce per fermare le auto per una mattinata? Perchè se c’è una città che corre non si prende l’occasione al volo per promuovere una  festa di sport? Perchè non ci si organizza come fanno anche altre capitali europee  e si trasforma la Milano city marathon nello “sponsor” di una giornata di benessere?  C’è bisogno di urlare per spiegare che per una domenica a bere il caffè in centro o a prendere il giornale ci si può andare a piedi?