Bello correre la sera? Magico. E  per molti ha un fascino tutto particolare che va al di là della corsa stessa perchè è l’emozione a fare la differenza. Ma, filosofia a parte, correre dopo il tramonto non è uguale per tutti, per le donne sprattutto. E bene lo racconta Ivana Di Martino una mamma 40enne, una donna normale come dice lei, con la passione della corsa fin da bambina. Scrive sul suo blog (http://21voltedonna.wordpress.com): ”  Ieri sera mentre tornavo a casa in auto con i miei tre bambini incontrato tantissime persone che correvano sulla strada. Ho pensato, che meraviglia! Quanta gente adora il mio sport!   Ma non c’erano donne. Sicuramente a quell’ora e’ molto difficile per una mamma poter uscire a correre, ma tutte le altre dove sono? Purtroppo c’è solo una risposta… Hanno paura, abbiamo paura di uscire la sera a correre… Abbiamo paura di incontrare qualcuno che ci urla dietro qualcosa! Abbiamo paura di essere fermate, abbiamo paura di essere “caricate” in macchina, e soprattutto abbiamo paura di subire violenza…>. Partendo da qui, dall’amore per questo sport e da una sfida personale che vuole essere anche un messaggio di libertà alle donne come lei, Ivana Di Martino correrà partendo probabilmente dalla Maratona di Milano 21 mezze maratone in 21 giorni in 21 città italiane. Ogni tappa con un significato particolare. Da L’Aquila a Medolla, ferite dai terremoti,  alle Cinque Terre colpita dall’alluvione, a Brindisi scioccata da una bomba  fatta esplodere davanti alla scuola “Morvillo Falcone”  dove una ragazza rimase uccisa. Al suo fianco amici, appassionati come lei, e associazioni come Rete del Dono e Doppia Difesache potrebbero sostenerla in questa avventura. Quale sia lo scopo si intuisce. “Sono una donna normale  con un marito,  tre figli, un lavoro part-time e una casa da gestire- raccontava qualche giorno fa  Ivana a Panorama-  Vorrei dimostrare che noi donne siamo forti e che siamo capaci di qualsiasi cosa. E questo è il modo migliore per sostenere il messaggio. Perchè la corsa è fatta di fatica, di sacrificio ma è anche libertà…”. Anche quella di correre in un parco al tromonto senza aver paura. <E perchè la corsa per me è come un concerto di violino, è un tramonto sulle Dolomiti, è il sorriso di un bambino, è il primo bacio, è il sapore di una giornata di sole, è amore, è la compagna di viaggio della mia vita…>.

 

 

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