marcheMauro Fumagalli  è un milanese “pentito”. E ce ne sono tanti.  Ma non tutti pedalano e forse questo fa un po’ la differenza. Così lo incontri una sera a cena all’Isola nei locali del “Tronco”  di Alfredo Zini, ristoratore con la fissa della bici,  e  realizzi che a volte, se uno trova il coraggio, cambiare aria è davvero un toccasana. Lo svelano i dettagli.  Coasì lo vedi sollevare con orgoglio la mezza manica della sua maglietta da bici per mostrarti il segno dell’abbronzatura e capisci che sta facendo quello che ha voglia di fare. Si vede subito quando qualcuno è felice di fare ciò che fa. Si vede perchè sorride. Ed è un fiume di parole che trasmettono entusiasmo. Così per uno che ormai  da 15 anni vive nelle Marche che, come tutto il centro dell’Italia, sono una terra meravigliosa diventa abbastanza normale prendere la bici e con altri tre compagni di avventura, tra cui la campionessa paralimpica Antonella Rutigliano, puntare verso Londra in un lungo tour promozionale fatto di fatica ma soprattutto di emozioni.  ” Volevo condividere le bellezze di questa regione e così, molto per passione e un po’ perchè è il mio mestiere, ho pensato che una long ride fino a Londra fosse un ottimo modo per far conoscere luoghi,  cultura e i prodotti di quella che ormai è la mia terra.” Cicloambasciatori quindi.  Cicloambasciatori con una regione alle spalle, con la Federalberhi che ha capito che i “bike hotel” funzionano e vanno romossi anche all’estero, con la Confcommercio , con i consorzi vinicoli e gastronomici che fanno il tifo per loro, con aziende come Gogo Cycling che li ha tecnicamente vestiti da capo a piedi, come Trans World Shipping che fa viaggiare i prodotti tipici marchigiani protagonisti delle loro cene o come la Lube che fa cucine ma si sta giocando  il buon nome e il campionato anche nella pallavolo e ha scommesso su un viaggio che può davvero diventare una nuova forma di marketing. Oltre 2mila chilometri  in bici da corsa, tredici tappe attraversando 5 città italiane, tre svizzere, 4 francesi e due inglesi. Passando  per Milano, Losanna e Parigi solo per citare gli arrivi più importanti. Ma ci si fermerà spesso: “Sì faremo tragitti quotidiani di 160-180 chilometri- racconta Fumagalli– e ad ogni stop stiamo organizzando eventi come quello di qeusta sera qui a Milano, incontri con amministrazioni locali, giornalisti per promuovere la nostra regione ma anche per promuovere la bicicletta, strumento ideale per la mobilità urbana e per il turismo”. Spirito d’avventura ma non solo. Il viaggio infatti è una spedizione ben organizzata a cui ovviamente si può partecipare ( http://www.marchebikelife.com/) che ha dietro sè Marchebikelife e Cinevel, due tour operator che propongono vacanze in bici. Una spedizione vera e propria con un paio di camper al seguito che finirà a Covent Garden di Londra con una cena marchigiana cucinata da un paio di cuochi marchigiani. “Sì sono due ragazzi che lavorano a Londra che però sono delle nostre parti- spiega Fumagalli– Ed è un bel vantaggio perchè noi mettiamo le materie prime ma poi bisogna anche saperle cucinare…”. Quando si dice le fortuna.

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