dani“La prima cosa che ho fatto è stato andare a correre nel bosco con il mio cane… Solo per il fatto di andare a correre all’aperto e perchè la magia dello sport è quella che ti permette di tornare sempre un po’ bambino…”. Daniel Fontana, il triatleta azzurro più vincente nella storia del triathlon italiano, non si è mai veramente fermato. Ma in questi mesi di quarantena tra palestre casalinghe più o meno improvvisate, tapis e rulli la magia mancava… Ora finalmente si riparte.  Col freno a mano tirato,  con l’attività agonistica e le gare che sono più o meno una chimera, ma comunque si può uscire di casa  per allenarsi. Domani sarà la prima domenica da dedicare allo sport, con giudizio e rispettando le regole, ma l’euforia potrebbe giocare brutti scherzi. Quindi la parola d’ordine è non esagerare: ” La voglia di ripartire è tanta- spiega Fontana– ma bisogna farlo con con prudenza. Buon senso prima di tutto. Serve progressione. Non si può correre e ammazzarsi di chilometri, perché si rischiano infortuni. Anche se abbiamo fatto allenamento con circuiti, squat, addominali, le nostre caviglie non sono più abituate alle asperità del terreno e a sostenere il nostro peso.  Questo stop è stato utile per lavorare su alcuni dettagli . Io, ad esempio, ero asimmetrico e meno forte da una gamba quindi ho lavorato su questo aspetto che mi sarà di aiuto quando riprenderò a gareggiare. Ma sarà dura soprattutto tornare a nuotare anche se in questo periodo “a secco” per fare prevenzione ho usato molto gli elastici. Non siamo abituati ad allenare i piccoli muscoli stabilizzatori delle spalle, sono quelli che facilmente si infiammano e che quindi vanno potenziati. Ogni giorno. Ora però bisogna però farsi prendere dall’ansia. Si deve ricominciare con pazienza a gettare le basi per le prossime settimane di lavoro”.  Due mesi in casa per un atleta professionista abituato ad allenarsi più volte al giorno sono un’inifinità anche perchè le tentazioni non mancano: “Ho cercato di avere un ordine nella mia routine alimentare perché il timore di essere spesso vicino al frigo c’era eccome- spiega- Ho mantenuto la regolarità dei pasti, spuntini compresi, fondamentali per non arrivare troppo affamato a tavola. Ho inserito sempre una quota proteica, dagli alimenti ma anche dalle proteine in polvere e mi sono accorto in questi giorni di quanto siano importanti l’idratazione e i sali minerali, considerando anche gli allenamenti sui rulli in cui si suda tantissimo..”. Alimentazione e idratazione che fanno quindi la differenza soprattutto in queste settimane di allenamenti obbligati in casa: ” L’alimentazione quotidiana può ridurre il rischio di infortuni e contribuire ad allenare la capacità aerobica- spiega Elena Casiraghi esperta in nutrizione e integrazione sportiva dell’Equipe Enervit– Con il nostro staff medico abbiamo fatto uno studio in cui si è osservato quanto l’alimentazione possa influire sulla riduzione da infortuni da stress. Si è visto che atleti con un carico di allenamento monitorato e un’alimentazione bilanciata, ricca di polifenoli tra cui i flavanoli del cacao, integrata con acidi grassi omega-3 da fonti marine, non solo si infortunavano con minor frequenza ma in caso di infortunio, recuperavano più rapidamente”. Alimentazione e integrazione che vanno quindi curate al pari dell’allenamento. Così come gli esercizi di prevenzione, utilissimi in questo particolare momento di ripartenza: “Ci sono diversi studi che evidenziano come una scarsa idratazione possa aumentare oltremodo l’ormone dello stress, il cortisolo in particolare- spiega la dottoressa Casiraghi–  La sola acqua quindi non basta, bisogna aggiungere i sali minerali. I salt caps, comodi sali racchiusi in capsula sono utili per idratarsi in corso di esercizio. È importante anche mantenere una routine nutrizionale. Possiamo certamente concederci degli sgarri, magari li teniamo per la domenica a pranzo, cioè dopo l’allenamento lungo, o il sabato sera prima di questo allenamento più prolungato. Fondamentale è però cercare di non oscillare fra abbuffate e salto dei pasti”.