E’ di un paio di giorni fa l’informativa inviata dal Viminale a tutti i prefetti con l’invito a convocare i comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica per far un po’ il punto sui controlli effettuati e da farsi nelle zone rosse. Il governo chiede alle forze dell’ordine un giro di vite perchè c’è ancora troppa gente in circolazione e la volontà e quella di invitarla a rimanere a casa con le buone o con le cattive, cioè con le sanzioni. Quindi dopo una prima fase più “comprensiva” in cui si invitavano i trasgressori a ravvedersi senza multarli, ora potrebbe non essere più cosi. Quindi vale la pena di chiarire per chi pedala quali siano i confini entro cui muoversi. L’ultimo Dpcm, seppur non chiarissimo, spiega che sono possibili solo gli allenamenti di atleti, professionisti e non, partecipanti a manifestazioni di interesse nazionale ed internazionale. Per loro ( e solo per loro) è consentito lo spostamento, a fini dell’allenamento, anche al di fuori del proprio comune di residenza o nel quale si è domiciliati.  Per questi atleti, che dovranno allenarsi individualmente è necessario aver con sè, oltre all’autocertificazione, copia del tesserino della Federazione di appartenenza.  Altro il Dpcm non dice quindi va inteso che l’attività sportiva dell’amatore , anche se tesserato per una Federazione,  se non è finalizzata alla partecipazione a una gara di interesse nazionale o internazionale  non è ammessa al di fuori dei limiti comunali.