Alle elementari dal prossimo anno scolastico arriva il “prof” di motoria e in tutte le quarte e quinte elementari sarà istituita la nova materia per due ore la settimana.  A insegnarla, docenti diplomati Isef o laureati in Scienze Motorie che sostituiranno il maestro (o la maestra) e avranno il compito complicato  di far fare sport ai ragazzi ma soprattutto quello, molto più difficile, di  farglielo amare. “Oggi è un giorno storico…” ha detto a caldo  la sottosegretaria Valentina Vezzali annunciando un progetto che era in cantiere da almeno mezzo secolo. Ma bisogna andarci piano con gli entusiasmi. Il prof di motoria non è la panacea e soprattutto non avrà la bacchetta magica perchè alcune delle nostre scuole ( molte al nord e al centro, una su due al sud) non hanno palestre attrezzate per far fare “ginnastica” ai bambini figurarsi per far far loro sport. E poi lo sport è anche un’altra cosa. Non sono solo flessioni, esercizi, corsa e cavallina, ma è  cultura è diventar grandi assimilando concetti come lealtà, rispetto, tolleranza, integrazione, salute, buona alimentazione, conoscenza e rispetto del proprio fisico. Lo sport è mentalità e non è esattamente quella oggi più condivisa soprattutto nelle scuole. E si potrebbe continuare.  Quindi ora si cambia ma il rischio che il prof di motoria diventi il paravento perfetto dietro cui nascondere anni e anni di ritardi, di investimenti mai fatti, di menefreghismi vari e di un atteggiamento che ha sempre messo l’attività motoria scolastica all’ultimo degli ultimi posti, materia inutile in cui spesso consentito di fare “altro” anche non frequentare. E poi, per dirla tutta,  c’è anche il rischio che questi nuovi rinforzi , si parla di quasi 13 mila assunzioni, possano diventare l’ennesima infornata di assunzioni pubbliche che lasciano il tempo che trovano.