“Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ad Antonio Rao con stima e amicizia per l’eccezionale spirito sportivo, la grande passione per lo sport e la maratona nel cuore”. Questo c’era scritto sulla targa che eri il presidente del Coni  Giovanni Malagò e quello della Fidal Stefano Mei hanno messo nelle mani di Antonio Rao, maratoneta ultranovantenne detentore del record mondiale master nella categoria M90, consegnandogli la Stella di bronzo al merito sportivo. Rao che per l’occasione era accompagnato dalla figlia Antonella, ha 92anni e in occasione dell’ultima maratona di Roma, è arrivato al traguardo dei canonici 42km e 195 metri in 6 ore e 44 minuti.  Già così potrebbe bastare per raccontare la sua storia e la sua formidabile impresa. Ma c’è di più: quella di Roma non è la prima maratona che finisce. Sempre nella capitale lo scorso anno aveva finito in 6 ore e 54 e due anni fa aveva messo a segno il primato mondiale per la categoria over 90 in 6 ore e 14 minuti. Calabrese di Polistena e romano di adozione corre da quando aveva 14 anni. Con la canotta del Purosangue Athletic Club si allena tre volte la settimana e, anche se non in perfette condizioni fisiche, il mese scorso aveva deciso di prendere il via alla maratona di Roma perchè voleva onorare il trentennale. Un premio quello che gli è stato dato dal Coni che è anche un meraviglioso manifesto su quanto lo sport possa migliorare la qualità della vita. E basta ascoltare Antonio Rao per rendersene conto: “Per me lo sport significa tutto- racconta in un video sui social- Quando corro sono libero, libero dai problemi che la vita ti dà. Correndo non penso, penso solo a divertirmi e a stare insieme agli altri. Questa è la mia vita e a 92anni vorrei essere un esempio per tutti: piccoli, grandi e anziani…Fermarmi? Non ci penso proprio finchè il Signore mi aiuta…”.