Probabilmente Etienne aveva un conto in sospeso con il destino. Un conto aperto e ora chiuso. Un conto di quelli che non ti aspetti mai, figurarsi a vent’anni. Quando hai in testa il mondo che sarà, un mondo che ti aspetta e che sogni in qualche modo di modellare come vuoi tu. Quando sei un atleta e hai davanti a te strade e chilometri, le salite del Tour, le imprese e le vittorie che verranno. Perchè verranno, visto che già sono venute e che il talento è cristallino. Tutti verbi al futuro, perche a vent’anni non si conoscono altri tempi. […]