Banche in sofferenza

  Il tema del giorno a Piazza Affari è, giustamente, la fusione tra il Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano. Nasce il terzo polo bancario italiano (delle stesse dimensioni di Monte dei Paschi), si brinda al primo successo della riforma delle Popolari e alla bravura di Alberto Nagel, ad di Mediobanca, che tanto si è speso negli ultimi anni per la riuscita di questa operazione. Insomma, non c’è nessuno che, apparentemente, sia scontento (soprattutto a Roma visto che il premier Renzi e il ministro dell’Economia Padoan possono affermare di aver rimesso in moto il sistema delle aggregazioni). Magari non staranno […]

  

«Matteo, impiccati!»

Narra Giulio Cesare Croce che Bertoldo, condannato a essere impiccato dal re Alboino, come ultimo desiderio chiese di scegliere l’albero al quale offrire il collo. Il monarca, affezionato al contadino sebbene adirato per la sua salacità, gli fece la concessione. Il sagace villano scelse, dopo un lungo girovagare con i suoi boia, un albero di fragole e Alboino, divertito dallo stratagemma, lo graziò. Anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo aver supinamente accettato le regole del bail-in bancario e fatto oggetto della protervia tedesca che non ammette sovvenzioni per la gestione dei crediti in sofferenza, è sostanzialmente condannato all’impiccagione. […]

  

Le nozze delle banche bloccate dalle poltrone e dal bail-in

    I matrimoni bancari, sull’altare di Piazza Affari, non sono mai stati cosa facile. Basta ricordare le frizioni finanziarie tra i grandi azionisti e le gelosie di campanile che nel 2006-2007 hanno accompagnato la nascita dei due campioni nazionali Intesa Sanpaolo e Unicredit e di altrettante supercoop: Ubi e Banco Popolare. Questa volta però la baruffa tra i banchieri delle popolari per accaparrarsi le poltrone di vertice è più infuocata che mai, perché i posti di comando sono sempre meno e perché il moltiplicatore della governance duale è andato fuori moda. Basta pensare a come la Popolare Milano di […]

  

La guerra silenziosa di Bankitalia

  «Il giudizio sulle nuove norme (per il bail-in delle banche; ndr) è aperto. Alla luce degli effetti degli interventi sin qui effettuati, è auspicabile da parte del legislatore, sia italiano sia europeo, una attenta rivisitazione delle modalità e dei tempi della loro attuazione, soprattutto quando le debolezze del sistema creditizio hanno natura sistemica e derivano da eventi di natura eccezionale».  Queste parole, pronunciate ieri all’Università Bocconi, da Fabio Panetta, vicedirettore generale di Bankitalia nonché componente italiano del Single Supervisory Mechanism della Bce (cioè la nuova vigilanza unica comunitaria sui grandi istituti), sono passate un po’ in sordina perché non troppo […]

  

La barzelletta del Gacs

  L’euforia del mercato per l’accordo raggiunto a Bruxelles dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, con il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager è durata molto poco a Piazza Affari. L’Italia, purtroppo, è molto debole in sede europea e non è riuscita a spuntare condizioni favorevoli, come si poteva prevedere nonostante le dichiarazioni ottimistiche di ieri sera. Questa mattina il Tesoro ha spiegato per filo e per segno i dettagli dell’intesa e i dubbi si sono trasformati in certezze.  Cerchiamo di sintetizzare i punti dirimenti sui quali si sono concentrate tutte le perplessità. Innanzitutto, chiariamo che l’autorizzazione ottenuta dalla Commissione non […]

  

Lo #shabadabada bancario

Il Giornale ha sempre messo in evidenza come il salvataggio di BancaEtruria avesse un risvolto politico visto che l’istituto aretino prima del commissariamento annoverava come vicepresidente il padre del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. Ieri il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge che consente al nuovo Fondo di Risoluzione delle crisi (veicolo che sarà partecipato dal complesso del sistema bancario italiano) di evitare il fallimento della Popolare dell’Etruria e di altri tre istituti commissariati da tempo (Banca Marche, CariFerrara e CariChieti). C’è molto più di uno #shabadabada, l’hashtag che viene usato per evidenziare le foto del bel […]

  

L’Italia spompata del Def

I lettori del Giornale sanno già che il Def 2015-2019 del governo di Matteo Renzi è una boiata pazzesca. Glielo ha spiegato con dovizia di particolari il nostro ottimo collega Antonio Signorini svelando da una parte l’incubo di 63 miliardi di tasse in più nel triennio 2017-2019 (dando per assodato che l’anno prossimo si eviti lo scatto delle clausole di salvaguardia con un aumento monstre delle aliquote Iva). Antonio vi ha anche fatto sapere che l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (il guardiano dei conti che opere nelle due Camere) ha sottolineato che le previsioni di crescita sono troppo ottimistiche e, se […]

  

Un credito poco «cooperativo»

  Anche i lavoratori del credito cooperativo,  come i colleghi bancari lo scorso 30 gennaio, hanno incrociato le braccia. Lo sciopero del 2 marzo, proclamato da Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Ugl Credito e Uilca-Uil, ha ottenuto un’elevata adesione, oscillante – a seconda delle diverse località – tra il 70 e il 90 per cento. In Lombardia, dove maggiore è la presenza delle Bcc, le adesioni hanno superato il 95 per cento. Anche in questo caso l’astensione dal lavoro aveva un obiettivo ben preciso: protestare contro la disdetta unilaterale della contrattazione nazionale e regionale di settore deliberata da Federcasse. Anche in questo caso il […]

  

Caro Visco, lo sai che la Calabria si compra una banca?

Oggi si celebra l’assemblea dei partecipanti al capitale della Banca d’Italia. Sarà la prima assise dell’«era Renzi» ed è inevitabile, come da prassi, che il governatore Ignazio Visco non colga nelle Considerazioni Finali l’occasione per elencare il cronico ritardo del nostro Paese in materia di riforme, soprattutto in ambito fiscale. D’altronde, l’autorevolezza del relatore già di per sé rafforza il contenuto delle affermazioni. La politica, come al solito, farà orecchie da mercante. Ma non è di questo che vogliamo parlarvi né del probabile richiamo alle Popolari di maggiori dimensioni ad aggiornare la propria governance (è oltre un anno che Visco […]

  

La cambiale (scaduta) delle banche

Se le banche italiane hanno gli archivi informatici pieni di mutui, leasing e più in generale di prestiti diventati inesigibili come fossero cambiali scadute, la responsabilità è quasi tutta da cercare nella «cattiva gestione» prodotta dagli stessi  vertici degli istituti. La stoccata è del leader della Fabi, Lando Maria Sileoni, che torna così ad incrociare le lame con il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Secondo il leader del primo sindacato del credito, il cosiddetto «impatto sociale» sui volumi delle sofferenze bancarie  si ferma infatti  al 15,6% : «In pratica, caro Patuelli, le 924mila posizioni in sofferenza su crediti fino a 25mila […]

  

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